"In Tibet genocidio culturale"
Ma il Dalai Lama salva le Olimpiadi

Il Dalai Lama parla di un genocidio culturale in corso nel suo Paese dove il pugno di ferro cinese non riesce a soffocare del tutto altre proteste. E mentre il mondo è prudente su un possibile boicottaggio delle Olimpiadi, lo stesso Dalai Lama invita l'Occidnete ad altre forme di pressione

LASHA Secondo il Dalai Lama al momento in Tibet c'è uno "stato di terrore". Il leader spirituale dei buddhisti tibetani lo ha detto  in un'intervista televisiva da Dharamsala, in India, dove è in esilio.
 Il capo spirituale ha anche aggiunto che va evitato il boicottaggio delle Olimpiadi e ha chiesto una inchiesta internazionale sul massacro.
Anche i principali Paesi occidentali frenano su una possibile "ritorsione" sui Giochi. Quasi tutti d'accordo anche i politici italiani, solo Daniela Santanché chiede che l'Itlalia non partecipi all'appuntamento sportivo.
Le proteste non si fermano, nonostante l'imponente apparato repressivo: altri tre monaci sono stati uccisi ieri.

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