Pescate: giovane muore
dopo il trapianto di cuore

Era forte e combattivo, Giovanni Tei, 23 anni, originario di Galbiate, ma residente in paese da alcuni anni. Ma dopo l'ennesima operazione non ce l'ha fatta e si è dovuto arrendere. Martedì due comunità e tanti amici gli diranno addio

PESCATE - Ha imparato a lottare per la sua vita fin da piccolo, dopo un'infanzia segnata da continui ricoveri in ospedali, interventi chirurgici e perfino un trapianto di cuore. Era forte e combattivo, Giovanni Tei, 23 anni, originario di Galbiate, ma residente a Pescate da alcuni anni. Forte come i suoi miti, il papà Stefano e il fotografo Fabrizio Corona. Ma dopo l'operazione per il secondo trapianto di cuore non ce l'ha fatta e si è dovuto arrendere.

A parlarci di lui è il papà. «I problemi di salute sono iniziati 15 ore dopo la sua nascita, quando fu necessario portarlo a Bergamo e effettuare un intervento sul suo cuoricino». Tutta l'infanzia purtroppo è stata segnata da gravissimi problemi di salute. «A 7 anni, ci siamo accorti che zoppicava. Gli venne diagnosticato il morbo di Pertes. Ma verso i 12 anni a Milano gli riscontrarono l'artrite galoppante infantile. La diagnosi precedente era errata».
Purtroppo, si sono ripresentati i problemi cardiaci. «A Bergamo i medici dissero che era necessario un trapianto. Compiuti i 14 anni arrivò il nuovo cuore per Giovanni». Un altro calvario. «Non si lamentava mai, gli dispiaceva solo di non poter fare tutto quello che facevano i suoi amici». A settembre del 2010 un arresto cardiaco fa precipitare le sue condizioni.

Giovedì scorso il ragazzo viene inserito nella lista e venerdì alle 22 entra in sala operatoria. Ma sabato alle 15 arriva la notizia che è morto. Il funerale di Giò si terrà martedì a Galbiate, saranno gli amici a portare la sua bara con sopra la maglietta della sua squadra del cuore, l'Inter.

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