Passaggi a livello soppressi. Proteste a Chiuro e Ponte: «I sindaci non ascoltati»

Opere per le Olimpiadi, le prime proteste dei cittadini a Chiuro e Ponte

Assemblea pubblica accesa quella che si è tenuta all’auditorium di Chiuro, giovedì sera, per presentare ai cittadini il piano di smantellamento dei passaggi a livello a Ponte in Valtellina e Chiuro nell’ambito dell’accordo fra Provincia, Regione, Rfi con il Decreto Olimpiadi.

Saranno soppressi 19 passaggi a livello (pl). Di questi, tre sono nel territorio dei due comuni.

Già prima dell’inizio della riunione, un gruppo di cittadini amareggiato si è lamentato con il sindaco di Chiuro, Tiziano Maffezzini e, quando, il sindaco di Ponte, Rino Vairetti, ha preso la parola per illustrare il piano, ha fatto in tempo solo a dire che si tratta di un «progetto importante» prima di essere interrotto da un cittadino: «Questa riunione andava fatta prima, non ora che il progetto è stato approvato in via definitiva».

Maffezzini si è difeso: «Non siamo stati ascoltati neppure noi. Ci hanno detto che questi erano i passaggi a livello da chiudere. Rfi ha avuto un rapporto con i sindaci solo sulle opere alternative, per evitare i disagi».

Particolarmente scatenato l’ex sindaco di Ponte Franco Biscotti, che ha contestato a voce alta l’accordo per la soppressione dei passaggi a livello. «Si esce sconfitti da questa scelta che creerà disagio per Ponte che ha circa 240 residenti al di là della ferrovia, qualche attività e seconde case nel versante orobico – ha sbottato -. Le finalità di eliminare i passaggi a livello sono due: migliorare la rete ferroviaria con una diminuzione dei tempi di percorrenza e garantire la sicurezza degli automobilisti. Il piano, dunque, avrebbe dovuto riguardare i pl pericolosi, non i nostri (che peraltro non sono neppure sulla statale) che non lo sono affatto».

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