Orso ucciso a Poschiavo
Scoppia guerra sul web

Chiediamo le dimissioni di ha ucciso l'orso M13»; «boicottiamo il Canton Grigioni»; «ci vergogniamo di essere svizzeri»; oppure «vergognatevi di essere svizzeri». Si sta espandendo a macchio d'olio la polemica innescata dall'abbattimento dell'orso M13 da parte delle autorità del Canton Grigioni e dell'ufficio federale dell'ambiente

TIRANO - «Chiediamo le dimissioni di ha ucciso l'orso M13»; «boicottiamo il Canton Grigioni»; «ci vergogniamo di essere svizzeri»; oppure «vergognatevi di essere svizzeri». Si sta espandendo a macchio d'olio la polemica innescata dall'abbattimento dell'orso M13 da parte delle autorità del Canton Grigioni e dell'ufficio federale dell'ambiente. Polemica a suon di insulti - il più delle volte -, o di semplici pensieri su facebook, il social network che da due giorni sta raccogliendo migliaia di utenti svizzeri e valtellinesi.

Ma se le prime reazioni erano di sconcerto e amarezza per quanto accaduto, ora la discussione sta assumendo tinte ben più forti con offese nazionalistiche da entrambe le parti (Italia e Svizzera) e con iniziative interventiste contro chi ha deciso per la morte dell'orso. Molti italiani accusano gli elvetici di grettezza, ignoranza e intolleranza. A questi rispondono per le rime i valposchiavini: «Pregherei tutte le persone che commentano - è l'unica dichiarazione in toni civili - di evitare insulti nazionalistici, perché la tristezza che ci lega per questo atto barbarico non ha confini geografici».

La pagina fb da "Boicottiamo la Valposchiavo" è diventata ieri "Boicottiamo il Canton Grigioni" per significare quanto le protesta si stia espandendo a grande raggio. C'è chi ha postato la foto delle autorità che hanno deciso per l'abbattimento dell'orso chiedendone le dimissioni. «Ci fate schifo. Vergogna!», si legge.

La gocciolina che ha fatto traboccare il vaso è un'altra: la carcassa di M13 sarà consegnata al Museo della natura dei Grigioni a Coira, dove già si trova imbalsamato l'orso JJ3, abbattuto nel 2008 nella regione di Thusis. «Oltre ad aver commesso un atto di crudeltà totale - dice un'utente di fb - le autorità grigionesi hanno pure deciso che l'orsetto M13 verrà imbalsamato ed esposto come un trofeo nel museo della morte di Coira, oltre la beffa, dunque l'imbalsamazione».

Ma quella aperta sul social network sta diventando una battaglia incrociata in cui tutti accusano tutti. L'esperta di orsi del Wwf Joanna Schönenberger ha detto che  «l'abbattimento è stato effettuato chiaramente troppo presto. Sarebbe stato meglio proseguire con le azioni dissuasive. M13, a differenza di JJ3, non era di certo un orso problematico. La sua uccisione è sicuramente dovuta alla mancanza di tolleranza che si riscontra a Poschiavo nei confronti dell'orso».

Di contro c'è chi accusa il Wwf di non aver fatto niente. Pochi quelli che difendono il provvedimento contro l'orso: «Siamo alle solite per colpa di un gruppo di persone ne va di mezzo un Cantone, ma se M13 avesse ucciso un ragazzino o un adulto la colpa di chi sarebbe stata? Avremmo scritto: Ecco, il Canton Grigioni non difende i cittadini...».

Sempre ieri l'Enpa, Ente nazionale protezione animali, ha inviato una nota di protesta all'ambasciatore della Confederazione Elvetica in Italia: «È più allucinante il fatto che l'esemplare di una specie particolarmente protetta venga soppresso solo perché aveva dimostrato di non avere paura dell'uomo. Non aveva mai aggredito nessuno e la sua unica "colpa" era quella di essersi avvicinato troppo ad alcuni insediamenti abitati. Perché tutta questa fretta di ucciderlo?». «Inaccettabile e da sanzionare la sistematica violazione dei trattati internazionali da parte della Svizzera: una minaccia per la biodiversità europea», lo afferma Legambiente.

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