Oggiono: morì dopo il parto
Trasfusione con sangue infetto

Il terribile batterio sarebbe stato purtroppo trasmesso dalla trasfusione di sangue contenuto in una delle sacche utilizzate, poco dopo il parto, per tamponare l'emorragia interna, nei disperati tentativi e cure per scongiurare che il cuore della donna oggionese cessasse di battere

OGGIONO Non è più un mistero la causa del tragico decesso di Elenia Maria Pozzi, 36 anni, già abitante a Oggiono, spirata all'ospedale Manzoni di Lecco alle 4.23 del 27 giugno 2011, cinque giorni dopo avere partorito la secondogenita Silvia.

Per i professori Vittorio Sineschi e Pantaleo Greco, consulenti del pubblico ministero Rosa Valotta, la morte di Elenia Maria Pozzi è stata causata dal batterio "killer", noto nella ricerca scientifica con il nome di "Yersinia enterocolitica".

Il terribile batterio le sarebbe stato purtroppo trasmesso dalla trasfusione di sangue contenuto in una delle sacche utilizzate, poco dopo il parto, per tamponare l'emorragia interna, nei disperati tentativi e cure per scongiurare che il suo cuore cessasse di battere. 

La sacca incriminata, per la presenza del micidiale batterio di origine alimentare, era stata consegnata a Lecco per accordo con la struttura degli "Ospedali Riuniti" di Bergamo, nell'ambito dei contatti abituali per fronteggiare situazioni di estrema emergenza. L'inchiesta potrebbe ora allargarsi.

Tutti i dettagli nei servizi su "La Provincia di Lecco" in edicola venerdì 7 settembre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA