Oggiono: barbecue
nonostante i divieti

L'afflusso delle comitive e il proliferare dei bivacchi è stato seguito con apprensione dai residenti, abituati sì da anni all'ondata di escursionisti ma che confidavano nei recenti provvedimenti del Comune per conquistare un po' di quiete, rimanendo invece delusi nel giorno di Pasquetta

OGGIONO Tremate, le orde sono tornate: il lungolago è stato preso d'assalto lunedì dai forzati del picnic che né il cielo perlopiù bigio, né la temperatura semi invernale hanno saputo scoraggiare.

L'afflusso delle comitive e il proliferare dei bivacchi è stato seguito con apprensione dai residenti, abituati sì da anni all'ondata di escursionisti ma che confidavano nei recenti provvedimenti del Comune per conquistare un po' di quiete, rimanendo invece ieri delusi; facce scure anche tra i volontari impegnati per l'ambiente i quali ieri hanno pattugliato alla chetichella la sponda, riscontrando il riproporsi di un fenomeno che a propria volta speravano venisse debellato.

Oggiono è da anni meta di un turismo mordi e fuggi talvolta dissennato: a centinaia si affollano ogni domenica o festa comandata sui prati a lago con cestini, bracieri, ombrelloni, pallone, ultimamente persino le tende, lasciandosi poi alle spalle rifiuti in quantità e chiazze d'erba bruciacchiata.

Dalla scorsa estate il Comune di Oggiono ha emanato l'ordinanza anti-barbecue; quello di Civate ha fatto lo stesso, ribadendo il provvedimento nelle scorse settimane: nel giorno di Pasquetta il copione è risultato però lo stesso.

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