Nuovo incontro con i vertici
Ma la protesta Sca si allarga

Niente accordo ieri, mentre si avvicina l’audizione regionale: oggi ancora in piazza

La protesta Sca si è fatta più rumorosa ieri in strada.

Nel frattempo sono continuati gli incontri tra azienda e rappresentanza sindacale per cercare di trovare un accordo su come affrontare le prossime due settimane. I dirigenti della Sca, da parte loro, hanno chiesto la disponibilità operativa full-time di un gruppo di lavoratori (per la precisione 14 per la prima settimana e 9 per la seconda, da spalmare tra le diverse sedi del gruppo, a cui si dovrebbero aggiungere un’altra ventina di persone con orario ridotto e variabile in base alle necessità) in modo da poter riprendere una parte di attività di officina e magazzino; l’obiettivo è, da una parte, quella di creare la liquidità necessaria per pagare gli stipendi arretrati - che ad oggi, nonostante il versamento effettuato venerdì, corrispondono ancora a due mensilità - e, dall’altra, di garantire un’assistenza minima ai clienti, specialmente di quelli Subaru per evitare il rischio che anche la casa automobilistica giapponese possa decidere di ritirare la licenza alla Sca.

I lavoratori, però, hanno chiesto tempo per valutare se ne valga la pena e hanno rimandato la decisione a giovedì. «Se ne riparlerà dopo l’audizione in Regione – conferma Massimiliano Corti della Fim Cisl (ieri al presidio con la Uil)– al momento la speranza maggiore di una soluzione positiva è legata a Mercedes e a quando e come deciderà di coprire le zone fino ad adesso seguite da Sca».

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