«Noi guariti dal virus
ma è stata dura»

Le storie di due valtellinesi, Fulvia Silvestri di Livigno e del tiranese Walter Righini. Uno contagiato in crociera, entrambi ricoverati a Sondalo. «Bravissimo il personale»

Due storie parallele, quelle di Fulvia Silvestri, 68 anni, edicolante di Livigno e di Walter Righini, di Tirano, il noto patron del teleriscaldamento. Contagiati dal coronavirus in maniera completamente diversa, una in paese, l’altro mentre era in crociera ai Caraibi con la moglie, sono finiti entrambi ricoverati al Morelli di Sondalo, da dove sono usciti entrambi guariti. «Ho iniziato ad avere dolori muscolari alle gambe e a vomitare. Mi è salita la febbre. Per cinque giorni non riuscivo né a mangiare né a bere ed allora ho chiamato i sanitari. Al Pronto Soccorso di Livigno mi hanno mandato al Morelli. È stata la mia salvezza perché la malattia era appena agli inizi e così mi hanno potuto curare con successo, anche se alla notizia di essere positiva ti senti crollare il mondo addosso». Ora è a casa: «Mi è sembrato di rinascere».

Righini ha terminato la quarantena dopo 11 giorni a Sondalo e un’odissea partita più di un mese fa ai Caraibi, poi al Morelli. «È stata un’esperienza molto forte, soprattutto quando vedevi quanti non ce l’hanno fatta».

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