«Noi ambulanti rispettiamo un rigido statuto»

Riceviamo questa lettera, con richiesta di precisazione, del Consorzio degli ambulanti di Forte dei Marmi

È stato da Voi pubblicato l’articolo “Bufera sopra il Forte. Gli ambulanti lecchesi chiamano la finanza”.
L’articolo contiene una serie di inesattezze. In particolare, si riporta di “irregolarità, transenne sguarnite, venditori extracomunitari ecc..”. Contrariamente a quanto dichiarato, durante l’evento era presente un gruppo di steward, coordinato dalla Pro Loco del comune di Malgrate che ha provveduto, di concerto con la polizia municipale, a gestire la circolazione stradale e pedonale. I “venditori extracomunitari” citati sono ovviamente soggetti abusivi che non hanno nulla a che vedere con il Consorzio. Il compito di allontanarli è demandato alle forze dell’ordine.

Sempre nell’articolo si afferma che “non c’era alcun espositore della Versilia…si profila il reato di truffa”. Il Consorzio “Gli Ambulanti di Forte dei Marmi” è stato fondato nel 2002, ha la sua sede a Forte dei Marmi ed è nato dall’unione di una selezione dei migliori banchi storicamente (e tuttora) presenti nello storico mercato del Forte, con la felice intuizione di renderne itinerante lo spettacolo nelle piazze nazionali e già questo sconfessa quanto scritto. I suoi consorziati sono commercianti-artigiani che sono stati sin dalla nascita (e tuttora) accuratamente selezionati attraverso un controllo sulla provenienza dei prodotti, sulla qualità dei servizi resi e sui prezzi praticati, e obbligati al rispetto di una carta etica. Il Consorzio organizza ormai circa cento mercati l’anno lungo la penisola, raccogliendo indubbio apprezzamento di pubblico e producendo un grande vantaggio di indotto commerciale e turistico per gli enti locali ospitanti. Ha anche ottenuto il riconoscimento di qualità e originalità deliberato dalla Regione Lombardia con un atto formale di indirizzo (deliberazione n. X/817 del 15 settembre 2015). Nell’articolo si asserisce che “l’organizzazione sarebbe stata affidata ad un privato, con richiesta ad ogni singolo ambulante di quote tra 400 e 500 euro”. L’organizzazione dell’evento è stata affidata dal comune di Malgrate tramite apposita convenzione al Consorzio. Il Consorzio ha un meccanismo di funzionamento regolato dal suo statuto, che così recita all’articolo 3: “Il Consorzio ha per oggetto la promozione della diffusione dei prodotti messi in vendita dei consorziati attraverso la partecipazione a manifestazioni… tutelare e promuovere l’immagine dei mercati di Forte dei Marmi… Gli imprenditori, per poter entrare nel Consorzio, devono essere presenti con le loro attività nel Comune di Forte dei Marmi, fatto salvo per quelle attività che siano mancanti e necessarie alla proficua attuazione degli scopi statutari”. Già questi concetti statutari basterebbero a smentire pesantemente tutte le non veritiere affermazioni precedenti.

La pubblicazione dell’articolo e le affermazioni del presidente della Fiva Confcommercio di Lecco, Rino Barbieri, ivi contenute hanno creato e creano una lesione ai diritti del Consorzio.

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