Mandello, tolleranza zero?
Anche i ciclisti dicono sì

Alessandro Bonacina, presidente della Fci Lecco, la federazione dei ciclisti, non nasconde la cattiva abitudine di tanti colleghi di pedale di sentirsi i padroni della strada e di creare intoppi al traffico.

MANDELLO - «Ci sono troppi ciclisti che non rispettano le regole. Troppi che non seguono il codice stradale e viaggiano affiancati in mezzo alla strada, seppur sia vietato, col rischio di incidenti». Alessandro Bonacina, presidente della Fci Lecco, la federazione dei ciclisti, non nasconde la cattiva abitudine di tanti colleghi di pedale di sentirsi i padroni della strada e di creare intoppi al traffico. E alla fine gli incolonnamenti sarebbero il minore dei mali. Il problema vero sono gli incidenti. «Lo ripeto sempre che si deve procedere in fila indiana, che si deve rispettare il codice della strada. Facciamo l'esempio del caschetto, non è obbligatorio ma è consigliato, adesso dopo tanto dire e fare il 90% dei ciclisti lo indossa - continua Bonacina -. Purtroppo c'è chi non rispetta le regole, e poi tutta la categoria viene additata. Ci sono ciclisti scorretti e tanti corretti».

I particolari su "La Provincia di Lecco" in edicola oggi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Scatta la tolleranza zero