Malgrate, l'addio ad Amigoni
C'era il presidente Formigoni

Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, è stata la personalità più illustre - ma una tra le molte - che questo pomeriggio hanno voluto rendere l'estremo omaggio a Giuliano Amigoni.

MALGRATE -  Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, è stata la personalità più illustre - ma una tra le molte - che questo pomeriggio hanno voluto rendere l'estremo omaggio a Giuliano Amigoni, uno dei fondatori a Lecco di Gioventù studentesca, poi assessore provinciale e del Comune di Lecco, urbanista e progettista (tra l'altro, della chiesa dello Spirito Santo di Valmadrera) deceduto la scorsa domenica notte a 74 anni.

L'arcivescovo di Milano, Angelo Scola - che con Amigoni condivise negli anni dell'università l'impegno per favorire l'unità tra e la - ha partecipato al dolore della moglie Rosy Garavelli e dei parenti con una lettera aperta: . Un altro passaggio del messaggio del cardinal Scola è stato ripreso dal fratello del defunto, padre Pino Amigoni che - tra le lacrime a tratti irrefrenabili - ha presieduto il rito e pronunciato l'omelia. Una folla incontenibile ha seguito il funerale. Ha invaso Malgrate (rendendo necessario reperire posteggi ovunque fin sull'ex provinciale); i fedeli hanno gremito la chiesa di San Leonardo e il sagrato: sulle panche, accanto a Formigoni, spiccavano figure quali l'assessore regionale Giulio Boscagli, il sindaco di Lecco Virginio Brivio e quello di Malgrate, Gianni Codega; sul pulpito erano numerosi i sacerdoti, tra cui don Fabio Baroncini, don Angelo Cupini; don Luca Pozzi e il neoparroco di Malgrate don Andrea Lotterio; gli ex parroci di Malgrate e di Porto.

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