Lecco: sul caos Imu
il sindaco si arrabbia

Bilancio ancora aperto perchè mancano le direttive del governo sui rimborsi: il sindaco Virginio Brivio chiede tempi certi e veloci per i cittadini

LECCO - La proiezione c'è, gli uffici finalmente l'hanno redatta ma è puramente orientativa e con molte incognite soprattutto per l'impatto che avrà sulle abitazioni affittate, sui negozi e sugli immobili adibiti a impresa (8.6 o 9.6 per mille) ritenuto un po' troppo alto. La prima casa invece resterà al 4 per mille. Per definire l'ammontare esatto della nuova Imu insomma, il Comune come sta ripetendo negli ultimi mesi, sta aspettando le tabelle ministeriali che definiscono il maniera precisa il rimborso da parte della Stato, anche sulle agevolazioni per i terreni agricoli e alloggi adibiti a uso sociale ma il sindaco Virginio Brivio ora chiede tempi certi, sposando la richiesta del Caf: troppi disagi per i cittadini,servono risposte veloci o tantovale rimandare.
"Concordo con i Caf che i problemi esistono per noi ma soprattutto per i cittadini - dice - costretti magari a tornare due volte per fare la denuncia dei redditi, con aggravi di tempi e anche di denaro. Per questo è necessario che si arrivi a una soluzione in tempi brevi e che poi ci diano il tempo necessario per predisporre il bilancio e approvarlo. La situazione così com'è è troppo caotica, per riuscire ad approvare il conto in tempi utili servono risposte certe e veloci".
E a fronte di un'Imu pesante per le tasche dei cittadini, il Comune avrebbe deciso di non alzare l'addizionale Irpef che resterà al 3 per mille, con rimodulazione per una maggiore equità dlele fasce deboli.

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