Lecco, i sindaci al verde
bussano al prefetto

Tutti in prefettura. Giovedì 15 settembre, dopo la marcia di Milano del 29 agosto, i primi cittadini del Lecchese tornano a farsi sentire contro la riforma che taglia i finanziamenti e mette a rischio i servizi ai cittadini.
A mezzogiorno, guidati da Brivio, consegneranno a Marco Valentini i motivi delle loro rivendicazioni. Ecco le lettere scritte ai loro cittadini

LECCO - Giovedì 15 settembre a mezzogiorno i sindaci del Lecchese, guidati dal primo cittadino di Lecco Virginio Brivio, si presenteranno in Prefettura per consegnare al prefetto Marco Valentini i motivi delle loro rivendicazioni. E nel frattempo si moltipolicamo le iniziative
L'intero Oggionese si mobilita come «conferenza dei sindaci», di cui tira le fila Matteo Canali centrodestra) di Sirone: da Annone a Oggiono, da Colle Brianza a Costa Masnaga gli amministratori locali hanno firmato la lettera al Prefetto per comunicare l'adesione a forme di protesta tra cui la simbolica chiusura dell'ufficio Anagrafe.
«L'ultima manovra mira a ridurre da dodici a sei i consiglieri; a Sirone ognuno percepisce 16 euro lordi a seduta del consiglio, che viene convocato circa sei volte l'anno: sono forse questi i costi della politica?>, protesta Canali. E ancora: <appaiono davvero folli iniziative come la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi, che il Governo vuole delegare ai Comuni: lo Stato incassa le tasse e lascia a noi l'onere di dire chi le paga? Se lo assuma Roma, se pensa sia lo strumento giusto per combattere l'evasione>.
In allegato le lettere dei sindaci ai cittadini

© RIPRODUZIONE RISERVATA