Lecco: <Carceri disumane>
Codurelli in visita a Pescarenico

Dopo la protesta dei detenuti l'onorevole del Pd accompagnata dal presidente del consiglio comunale Alfredo Marelli ha visitato la casa circondariale

LECCO - Il carcere di Pescarenico è malato. I suoi acciacchi sono tanti. Ed evidenti. Dopo le ammissioni della stessa direttrice Stefania D'Agostino, ieri è arrivata anche la conferma di tutti i problemi della casa circondariale durante la visita ufficiale del deputato del Pd Lucia Codurelli, accompagnata dal presidente del consiglio comunale Alfredo Marelli.
Una visita, per alcuni versi, sconsolante: «I detenuti di Pescarenico - dichiara Codurelli - sono tenuti in spazi strettissimi, non umani. Basti dire che fino al 2004 erano in 60 e oggi sono 82. Se si aggiunge il fatto che di questi ben 28 sono tossicodipendenti in galera per spaccio di piccolissima entità e che dovrebbero essere rieducati non incarcerati con spese per la collettività altissime, si ha un'idea della situazione>. Ma non solo. La struttura di per sè  in pessime condizioni.
«La sala colloqui è uno stanzino non riscaldato senza alcuna possibilità di privacy - ricorda la parlamentare - D'inverno le famiglie non possono portare i loro bambini a trovare il padre carcerato perché fa troppo freddo. Hanno dovuto interrompere dei corsi nell'aula polivalente perché ghiacciata. Non ci sono nemmeno le luci esterne, di notte. E, cosa più grave, l'allarme è guasto come lo era quando sono evasi due detenuti due anni or sono. Non ci sono soldi per metterlo a posto»

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Eco di Bergamo La protesta dei carcerati