Lecco, «Stop alle auto
sul Ponte Vecchio»

Legambiente e Fiab-Leccociclabile propongono la chiusura al traffico: solo pedoni e ciclisti. «Per considerazioni di ordine storico, turistico, sicurezza, di disincentivazione all'entrata in città di sempre maggiori quantità di automobili, con pericoli per la salute pubblica e di ingorghi»

LECCO - Il Ponte Vecchio? Chiudiamolo alle auto. La proposta-choc viene da Legambiente Lecco e dalla Fiab-Leccociclabile. Altro che senso unico, meglio la chisura totale alle auto. Spazio a pedoni e ciclisti. 
Legambiente è d'accordo sui lavori di sistemazione del Ponte Azzone Visconti. Non solo per quanto riguarda i noti motivi di sicurezza ma anche, e soprattutto, per cercare di eliminare gli interventi di «deformante protesi costruttiva» avvenuti nel dopoguerra, «che  - scrive Legambiente - hanno snaturato le caratteristiche dell'importante opera medievale, una delle poche insieme alla Muraglia della Chiusa presenti nel nostro Territorio».

I distinguo non sono di poco conto. Riqualificazione sì, ma la funzione da assegnare al ponte nel sistema della mobilità cittadina e provinciale deve è quella di ponte ciclopedonale, per Legambiente. «Si deve predisporre un piano del traffico - scrivono le due associazioni - dove il passaggio sul Ponte Azzone Visconti sia riservato solo ai pedoni e ai ciclisti, per considerazioni di ordine storico, turistico, sicurezza, di disincentivazione all'entrata in città di sempre maggiori quantità di automobili, con pericoli per la salute pubblica e di ingorghi».

Per Legambiente e Fiab non basta chiudere alle auto il ponte più storico della città: «Il Piano del traffico deve riorganizzare la localizzazione e la funzione dei parcheggi con tariffe crescenti per quelli più vicini al centro, deve prevederne di nuovi all'esterno del centro (vedi per esempio nell'area Mossini) collegati con bus navetta, programmare le nuove linee del trasporto pubblico in funzione dei prossimi bandi, introdurre sensi unici dove sia opportuno».

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