Lecco, la guerra di Lecch
Altro cartello manomesso

Anche il cartello alle Caviate è stato manomesso, è tornata l'"h" appiccicata con lo scotch mentre al ponte Azzone Visconti i tecnici del Comune lo hanno sistemato  

LECCO - È una guerra destinata a continuare ancora  a lungo. Dopo la sostituzione della "o" di Lecco con l'"h" nel cartello all'ingresso della città sul ponte Azzone Visconti, ora i fanatici del dialetto hanno rimesso l'"h" anche all'altro varco cittadino, quello alle Caviate all'altezza del distributore di benzina Tamoil. Una bravata che ha già suscitato l'irritazione di Appello per Lecco che nei giorni scorsi aveva usato parole durissime nei confronti dei leghisti artefici della bravata. E aveva tentato di togliere la lettera senza riuscirci.
Ora sul ponte Vecchio i tecnici del Comune hanno ripristinato la legalità ma dall'altra parte si è tornati al dialetto. Un giochetto piuttosto stucchevole che rischia di diventare il tormentone dell'estate ma soprattutto di non dare una grande immagine della città a chi vi entra.

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