Editoriali / Lecco città
Domenica 23 Febbraio 2014
Lecco, Fratelli d’Italia
Primarie con tensioni
Accuse di scorrettezza nelle operazioni di voto e addirittura sospetto di brogli. La consultazione per la scelta dei quattordici delegati al congresso di Fiuggi si è conclusa con una spaccatura. Nel mirino di alcuni militanti e responsabili del partito come Christian Malighetti, Giacomo Zamperini e Alessandro Negri. «Tutto regolare invece»
LECCO
Hanno firmato in tanti: 220, 250, o addirittura in 300, come dice il portavoce di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini.
«Un successo», per il soggetto politico fondato da Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, secondo Zamperini che oggi ha portato le urne a Milano per il conteggio delle schede nella sede regionale del partito.
Ma le primarie per scegliere i quattordici delegati che parteciperanno al congresso nazionale del partito fissato a marzo a Fiuggi, vent’anni dopo la nascita di Alleanza nazionale, si sono macchiate - a urne chiuse - di tensioni e sospetti tra i militanti. Una domenica sera di fuoco.
Per cominciare, i dubbi sui numeri. Secondo alcuni militanti, le primarie che si sono tenute a Lecco, a Oggiono e anche a Calolziocorte si sono concluse sabato alle 18 con l’adesione complessiva di circa 220 cittadini, di cui una ventina a Oggiono. Salta fuori però che le schede di Oggiono nottetempo sarebbero state più che raddoppiate. Nel mirino dei sospettati il portavoce stesso, Zamperini, e l’assessore comunale di Oggiono Alessandro Negri. I quali non si sarebbero presentati nel luogo prestabilito in città per lo spoglio delle schede, preferendo invece “scappare” a Milano. Zamperini la spiega così: «Niente di strano, si tratta di conteggi complessi per cui la direzione regionale del partito ci ha convocati a Milano per l’operazione di spoglio». E Negri aggiunge: «A Milano erano in sette gli iscritti che hanno assistito allo spoglio: tutto nella norma, con i registri e le firme autenticate».
Una spiegazione però che non convince un po’ di militanti e responsabili - tra i quali figura il capogruppo in Provincia Christian Malighetti, - che recriminano su operazioni di voto a loro giudizio non proprio corrette. Brogli?Una parola che nessuno si azzarda a pronunciare. Ma la tensione nel piccolo partito della destra questa sera era alle stelle.
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