Lecco, concorso contestato
c'è anche il figlio di Boscagli

In Regione 31 dirigenti assunti con un concorso non pubblicizzato sulla Gazzetta ufficiale tra questi anche il figlio di Giulio Boscagli, Giacomo

LECCO - Un'altra bufera sul Pirellone e questa volta in chiave anche lecchese. A finire nell'occhio del ciclone per un articolo pubblicato ieri dal quotidiano "II Sole24Ore" sono le nomine di 31 dirigenti , anzi "superdirigenti" come vengono definiti, che sono stati assunti in Regione tramite concorso ma senza la pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale.

Tra questi il figlio dell'ex assessore regionale Giulio Boscagli, Giacomo, «catapultato» ,si legge, all'Istituto Tumori, ma anche diversi esponenti di cielle.

La vicenda risale al 2007 ma ha avuto diversi passaggi giuridici fino a oggi. L'ultimo è un ricorso alla Corte dei Conti per presunto danno erariale da parte di uno dei dirigenti regionali Enrico De Alessandri.

Categorico Giulio Boscagli: «Mio figlio aveva i requisiti per partecipare al concorso e il concorso è stato contestato solo dal punto di vista formale non dei contenuti. In ogni caso vi hanno partecipato in 800, non mi pare proprio che sia stato poco pubblicizzato è evidente che nei confronti di Formigoni e della sua giunta ormai c'è un accanimento esagerato».

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