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Venerdì 09 Novembre 2012
Lecco: all'Arlenico
prosegue il presidio
La mobilitazione dei lavoratori della Lucchini di Lecco, che stanno presidiando i cancelli dello stabilimento Arlenico, ha fruttato i primi risultati. L'incontro con il manager delle risorse umane del gruppo di Piombino, Riccardo Grilli, che era fissata per il 22 novembre, è stata anticipata a venerdì mattina.
L'incontro con il manager delle risorse umane del gruppo di Piombino, Riccardo Grilli, che era fissata per il 22 novembre, è stata anticipata a venerdì mattina.
«Il presidio prevede il blocco di vergella in pronta consegna per un valore complessivo di 7 milioni di euro - racconta Vito Armendi, dipendente e rsu della Uilm - In tempi di benessere economico questa cosa non li avrebbe neanche sfiorati, mentre, essendo l'azienda in grave affanno, hanno molta fretta di sbloccare questa situazione. Beh, noi da qui non ci muoviamo finché non si farà chiarezza sul destino di questo stabilimento, che è un gioiello».
Quello che è successo è che già a inizio settimana i 100 dipendenti dello stabilimento lecchese si sono ritrovati senza commesse perché le ultime lavorazioni previste prima della chiusura - prevista dal 10 novembre al 31 gennaio - sono state trasferite a Piombino per saturare l'impianto toscano e ammortizzare gli elevati costi di funzionamento delle linee produttive.
«Abbiamo il morale a terra - dice il capoturno Massimiliano Calcaterra - perché abbiamo paura che da Piombino ci sia l'intenzione di accentrare tutta la produzione in un solo sito produttivo e che qui non resterà più nulla da fare. Temiamo che a febbraio non ci sarà alcuna ripartenza, anche se questo trattamento davvero non ce lo meritiamo, perché la nostra è la laminatura migliore d'Italia».
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