Inglese ubriaco al volante

Era più "allegro" di Vittorio Colombo

BUSTO ARSIZIO Questa è la storia di uno di quegli inglesi che in Europa c?è entrato contro voglia. O quanto meno contro mano, nel senso giuridico del termine. Giovanissimo, ha 28 anni, ingegnere irreprensibile a Busto per questioni lavorative (ma il ritorno in Inghilterra, dove pare abbia lasciato una fidanzata ad attenderlo, sarebbe imminente) si è fatto arrestare con le accuse di resistenza, lesioni e porto abusivo d?arma da taglio. Ieri mattina ha patteggiato davanti al giudice delle udienze direttissime Olimpia Bossi una punizione a 8 mesi di carcere (con pena sospesa data l?assenza di precedenti) scusandosi con tutti per lo scompiglio portato in centro città. E questo è la prova della sua britannicità: fair play riacquistato subito dopo la sbronza. Un punto che, agli ubriachi made in Italy (sempre in cerca di scuse) manca decisamente. Lo scompiglio precedente al fair play riacquistato, in ogni caso, è stato parecchio. E a farne le spese sono stati due agenti della squadra volante del commissariato di Busto che, prima di ammanettare l?inglese fuori controllo, hanno rimediato lesioni al volto, al collo e al torace, guaribili in 5 e 20 giorni. I fatti. Alle 18 di martedì il ventisettenne era già ubriaco: pare che il 10 marzo (ovvero il giorno prima) fosse il suo compleanno e il giovane ingegnere, tolti i panni seriosi, festeggiava a base d?alcol da 48 ore. Prova ne è il tasso alcolico riscontrato nel suo sangue: di 6 volte superiore a quello consentito dalla legge. In questo stato, stanco di bere, pare che il ragazzo sia improvvisamente scattato sulla sua Nissan (con targa inglese e guida a destra) imboccando ad alta velocità via Fratelli d?Italia. Ora il tratto è breve, ma alle 18, se cerchi di superare i 100 chilometri orari spaventi parecchio i bustesi impegnati in compere, strusci e ritorno a casa dall?ufficio. Pare, dai testimoni, che l?auto zigzagasse producendo rumori incredibili; letteralmente facendo saltare i passanti sui marciapiedi con lo sguardo rivolto al cielo. Ignaro di tutto l?inglese, intanto, sfrecciava davanti all?agenzia delle entrate e raggiungeva piazza Garibaldi. E qui è stato bloccato dalla polizia. Barcollante il ragazzo avrebbe dato segni di nervosismo: e alla parola etilometro (con pattuglia della polizia locale in arrivo) si sarebbe divincolato correndo a perdifiato per circa 600 metri. Gli agenti l?hanno ripreso in via Duca d?Aosta (civico 7) e l?inglese avrebbe perso le staffe afferrando uno dei poliziotti al collo nel tentativo di togliergli fiato. Quindi, buttatosi a terra, avrebbe strisciato sin sotto un?auto in sosta pensando, pare incredibile, di riuscire a nascondersi. E i poliziotti intenti a sfilarlo da lì sotto si sono presi prima calci e, poi, una volta recuperato l?ubriaco, anche pugni. Alla fine sono scattate le manette ed è arrivata la sentenza dopo una sola notte in carcere: 8 mesi. Pena sospesa. E Dio salvi la regina.

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