Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 09 Ottobre 2015
Impianti di risalita
«Cordata pubblica
per il salvataggio»
Trabucchi: «Grazie ai fondi in arrivo in Valle potremo rilevare la proprietà delle società in difficoltà». Collegare Bormio a Valfurva e Livigno a Valdidentro
Formazione professionale, parco, termalismo e turismo: questi i filoni sui quali si giocheranno le risorse delle aree interne relative all’ Alta Valtellina per un totale di 37,6 milioni di euro. Tanti i progetti strategici che potranno ben presto decollare grazie allo straordinario lavoro compiuto dagli amministratori dell’Alta Valle e dalla società Eur&ca di Milano che ha istruito le pratiche.
«Come referente politico dei Comuni dell’Alta Valle per le aree interne – ha commentato il sindaco di Valdidentro Ezio Trabucchi all’indomani della notizia dell’assegnazione di una così cospicua somma di finanziamenti – sono molto soddisfatto del risultato raggiunto. Martedì sarò a Milano per una videoconferenza con i ministeri coinvolti al fine di valutare il prosieguo dell’iter e la data della firma dell’accordo di programma».
Trabucchi, per ora, non vuole entrare nel dettaglio dei singoli interventi ma tiene a precisare alcune cose: «Apriremo anche un’importante finestra sugli impianti di risalita. Martedì, al tavolo di confronto in regione, c’erano anche le banche. L’idea è che le società impianti, in futuro, possano diventare pubbliche mantenendo una gestione privata, ma prima va affrontata la questione legata ai debiti pregressi. Se diventeranno pubbliche, le strategie saranno in mano alle amministrazioni».
Sempre in tema impianti di risalita, il sindaco Trabucchi a breve redigerà un documento, che sarà presentato nei vari consigli comunali del mandamento per la sua approvazione, per dare il via ad un collegamento, sci ai piedi, tra Bormio e Santa Caterina Valfurva oltre che tra Livigno e Valdidentro.
«Sarà un percorso lungo – ha anticipato – ed impegnativo ma va avviato. Occorre iniziare a parlare concretamente di cordate pubblico – private e, con i fondi che arriveranno, si può iniziare a ragionare su basi solide. Rendiamoci conto che questo è il futuro altrimenti, come stazioni turistiche, siamo destinate a scomparire rispetto a tante altre realtà europee che stanno investendo molto nel settore dei collegamenti tra impianti».
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