Il bene di Gemma Simonini vale il Ligari d’Argento

Premiazioni Infermiera di sala operatoria e volontaria della parrocchia «Rappresenta lo spirito comunitario, il cuore e la generosità di Sondrio »

Una vita intera spesa per gli altri, nel lavoro, nel volontariato e anche nell’impegno amministrativo. Una generosità instancabile e a 360 gradi, grazie alla quale, come ha ricordato anche l’assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Sondrio Marcella Fratta, anche altre persone «hanno scelto di fare del bene agli altri e alla città»: è Gemma Simonini il Ligari d’Argento 2023, premiato ieri pomeriggio nella sala consiliare di Palazzo Pretorio e che succede alla maestra Maria Pia Bongiascia, che aveva ricevuto questo riconoscimento nel 2022.

Nata nel 1945, Gemma Simonini ha lavorato per 21 anni come infermiera di sala operatoria a Sondrio e poi è stata impiegata alla Rsa di Ponte. E’ stata volontaria per la parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio di Sondrio, per la Caritas, per la quale si occupa di famiglie in difficoltà e immigrati; grazie a lei e al marito è stato istituito il centro di prima accoglienza nel capoluogo e ancora oggi continua a impegnarsi nel progetto “Betlemme” all’oratorio Angelo Custode.

Consigliere per quattro mandati

Tutto questo senza dimenticare l’impegno politico e il ruolo di consigliere ricoperto in ben quattro mandati. «Devo ringraziare i sindaci che mi hanno scelto - ha sottolineato proprio Gemma Simonini -: il Ligari d’Argento è un riconoscimento importante. La chiamata del sindaco Scaramellini mi ha colto di sorpresa e sono ancora emozionata. Credo sia giusto condividere questo onore con i volontari della Caritas: il premio è anche una testimonianza del ringraziamento della città al mondo del volontariato. Grazie agli incontri con molte persone sono cresciuta con la consapevolezza di essere più fortunata degli altri e quindi cerco ancora di dare il mio contributo a chi è in difficoltà, sentendo sempre di aver ricevuto molto di più di quello che io abbia dato».

Prima delle parole di Gemma Simonini, l’assessore Fratta aveva ricordato i precedenti vincitori del Premio Ligari, rivolgendo un applauso a quelli presenti in sala e ricordando in particolare Emilio Rigamonti, premiato nel 2011 e scomparso nello scorso mese di maggio. Il vice-sindaco Francesca Canovi, aveva invece letto le motivazioni del riconoscimento (il sindaco Scaramellini era assente per motivi di salute) definendo poi Gemma Simonini «figura insostituibile che ha sempre saputo spendersi per i bisogni degli altri».

I quattro sindaci

Il riconoscimento del Ligari d’Argento è stato assegnato a Gemma Simonini su giudizio di una commissione composta dal sindaco attuale Marco Scaramellini e dai primi cittadini del passato, Alcide Molteni, Bianca Bianchini e Alberto Frizziero. «Il Ligari d’Argento è un premio - ha spiegato Frizziero -, ma anche un’occasione per interrogarci e guardarci come comunità. La formula del premio è unica in Lombardia e in Italia con la commissione composta dai sindaci che non solo hanno ottenuto il suffragio popolare, ma hanno anche conosciuto i loro cittadini e i loro bisogni. Ecco perché questo premio è un’investitura della nostra comunità».

«Basta leggere le motivazioni - ha invece spiegato Bianca Bianchini - per rendersi conto di quanto Gemma Simonini rappresenti lo spirito comunitario e il grande cuore di Sondrio che interviene e fa sì che un disagio non diventi problematica o criticità. Le autorità non potrebbero rispondere a tutte le problematiche senza il volontariato, di cui Gemma Simonini è un’illustre esponente».

«Non è un caso - ha concluso Alcide Molteni - che il Ligari d’Argento venga assegnato nel periodo natalizio in cui si ricorda quanto fatto nell’anno e in cui ci si pongono degli obiettivi. Rappresenta un’opportunità per tutti noi, in quanto c’è bisogno di vicinanza. Spesso la vita amministrativa è intesa come lontana, ma il Ligari d’Argento richiama le figure di riferimento. Gemma ha un pezzetto del mio cuore: rappresenta il mondo del volontariato e ha scelto anche di fare vita amministrativa in questa sala consiglio dove i sindaci cercano di fare il bene della città e il bene comune è prevalente».

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