Il 2013 è partito con il pieno
per la stagione sugli sci

Il timore era forte, le stime al ribasso: ma subito dopo qualche giorno di vacanza gli impiantisti delle maggiori località invernali di Valtellina e Valchiavenna si dicevano già moderatamente soddisfatti dell'affluenza in atto e speravano in un qualcosa di più, oggi, il loro primo bilancio del Capodanno è molto positivo.

Sondrio - Se nella tarda mattinata di sabato scorso gli impiantisti delle maggiori località invernali di Valtellina e Valchiavenna si dicevano moderatamente soddisfatti dell'affluenza in atto e speravano in un qualcosa di più, oggi, il loro primo bilancio del Capodanno è molto positivo.


Tutti parlano di un avvio lento, ma seguito da un'affluenza superiore a ogni aspettativa, con ripercussioni sull'intero tessuto ricettivo. Madesimo indica un 35% in più del fatturato registrato dalla Ski area Valchiavenna nei tre giorni del 29-30 e 31 dicembre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, Aprica indica un 40% in più, Bormio assicura un'affluenza nella sola giornata di domenica scorsa superiore a quelle registrate negli ultimi dieci anni con più di 10mila accessi alle sole piste di Bormio. Dato che, per Livigno, raggiunge addirittura quota 11.700 accessi nella stessa giornata.


Insomma, una fine e un inizio d'anno di ottimo auspicio anche se tutti gli operatori sentiti rimarcano che il paragone viene fatto con un'annata nerissima, quella della scorsa stagione invernale, connotata da mancanza di neve e da cattivo tempo, per cui, il paragone vero deve essere fatto con la stagione precedente.


«Si tratta di capire se, effettivamente, poi, questa tendenza si manterrà anche per i giorni a venire - ammette Valeriano Giacomelli, ad della Società impianti Bormio -, però, nulla toglie che siamo soddisfatti e fiduciosi. Domenica e lunedì sono state giornate da record come non si vedevano da tempo e, anche negli alberghi, non si trovava posto. Da ieri (martedì, nda) c'è stato un bel ricambio e, soprattutto, per quanto ci riguarda, sono arrivati in massa i russi che si fermano in genere 6-7 giorni. Una volta facevano due settimane, adesso hanno ridotto anche loro, ma si tratta pur sempre di un ottimo cliente».


Boom di presenze a fine anno anche a Livigno «considerato che sabato 29 dicembre - assicura Valentino Galli, presidente di Skipass Livigno - raggiungere la località dal Foscagno era un'impresa. Ben 6000 i veicoli in transito. Domenica 30 abbiamo avuto un boom sulle piste e, ancora, oggi c'è un buon movimento. Un certo calo, pari al 10%, si è avuto invece sulla fase precedente, di avvio stagione, dato che abbiamo avuto qualche giornata sci in meno nel periodo della promozione skipass-free».


Impiantisti e operatori soddisfatti anche ad Aprica, dove oggi c'è attesa anche per la gara Sprint del campionato regionale di sci nordico sull'anello in paese, e in Valmalenco dove, impianti di Caspoggio a parte, il Palù ha registrato parecchi accessi nelle tre giornate clou del 29-30 e 31.


«Si parla di oltre 6.000 accessi al giorno - dice Roberto Pinna, direttore del locale Consorzio turistico - e elevate sono state anche le presenze in alberghi e seconde case. I soggiorni sempre corti, 3-4 giorni al massimo, però, ieri c'è stato il ricambio per cui fino al 6 c'è una buona affluenza. Poi cominceranno ad arrivare gli stranieri».


Stagione col segno più, al momento, anche a Pescegallo, dove la Fupes ha registrato parecchi accessi in questo Capodanno, e, come detto, in Vallespluga. Oltre 9mila accessi al giorno sugli impianti della Ski-area, segnala Marco Garbin, direttore della medesima, e buona affluenza anche nella giornata di ieri nonostante una partenza a rilento dovuta ai 10 centimetri di neve scesi in nottata e al maltempo di primo mattino. «Le famiglie sono rimaste quasi tutte in paese - conferma Francesco Comotti, direttore del Consorzio turistico di Madesimo - e anche negli alberghi c'è stato il ricambio fino al 6. Non sono al tutto esaurito, però, c'è un bel giro».

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