Eluana, lettera choc
<Non voleva morire>

Il fratello di Salvatore Crisafulli, risvegliatosi dal coma, sostiene in un documento inviato al TgCom che papà Englaro gli avrebbe confidato che la figlia non aveva mai manifestato la volontà di farla finita in caso di coma ma che non ce la faceva più a vederla in quel modo

LECCO - Il fratello Salvatore nel 2005 si risvegliò dallo stato vegetativo. Lui, Pietro Crisafulli, che ora si batte con Salvatore contro l’eutanasia, la storia di Eluana dice di conosce benerla. E dopo gli ultimi drammatici sviluppi Crisafulli, dalla sua casa di Catania, ha inviato alla redazione di Tgcom una lettera che rappresenta una testimonianza shock. Perchè in quella lettera Pietro Crisafulli parla letteralmente delle «bugie del padre Beppino».
Scrive, infatti il fratello dell’uomo che si è risvegliato dal coma: «Durante una visita a Lecco nel 2006 Beppino Englaro si confidò a tal punto da confessarmi, in presenza di altre persone, che "non era vero niente che sua figlia avrebbe detto che, nel caso si fosse ridotta un vegetale, avrebbe voluto morire". In effetti, Beppino, nella sua lunga confessione mi disse che alla fine, si era inventato tutto perché non ce la faceva più a vederla ridotta in quelle condizioni. Che non era più in grado di sopportare la sofferenza e che in tutti questi anni non aveva mai visto miglioramenti>.
 Una testimonianza destinata a suscitare polemiche. Nessuna replica, per ora, dalla famiglia Englaro.

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