ELUANA E' MORTA:
I COMMENTI SUI GIORNALI

Ecco che cosa hanno scritto i media italiani sulla morte della donna lecchese in stato vegetativo permanente da 17 anni

Il Corriere della Sera: "Eluana muore, scontro in Senato. Urla e insulti in Aula. Il Pdl: è stata uccisa. Il Pd: sciacallaggio". "Si è spenta al quarto giorno senza alimentazione. Il Vaticano: Dio li perdoni per tutto quello che le hanno fatto". A centro pagina il quotidiano dà rilievo alla "accusa di Berlusconi" al Capo dello Stato che, scegliendo di non firmare il decreto legge proposto dal governo venerdì scorso, "ha commesso
un errore grave". 

La Repubblica: "Eluana, il calvario è finito. Si è spenta all'improvviso: arresto cardiaco. Il dolore del padre: lasciatemi solo. Berlusconi attacca di nuovo il Capo dello Stato. <Ci hanno impedito di salvarle la vita>. Napolitano: <È l'ora del silenzio>. Adriano Sofri firma
il commento <Quella ragazza che amavamo>. Richiamata in prima una
intervista ad Umberto Bossi ("Capisco Beppino").

L'Unità ha una pagina nera con la scritta "In pace", mentre il fascione rosso oggi è "firmato" da Napolitano: "Dinanzi all'epilogo di una lunga tragica vicenda, il silenzio che un naturale rispetto umano esige può lasciare spazio solo a un sentimento di profonda partecipazione al dolore dei familiari e di quanti sono stati vicini alla povera Eluana".

Il Giornale: "L'hanno uccisa" è il titolo con l'articolo di Michela Brambilla. E l'editoriale del direttore Mario Giordano è rivolto direttamente al Capo dello Stato: <Complimenti Napolitano. Poteva fermarli>.

Libero: <Loro si svegliano e lei muore subito. Il cuore della
ragazza cessa di battere mentre la politica stava per salvarla.
In Senato il centrodestra urla alla sinistra: assassini. Poi
lacrime e preghiere>.

Il Foglio: <Niente moratoria per la Englaro. La disabile uccisa ieri a Udine. Il Vaticano invoca il perdono di Dio>. Il commento di Ferrara è titolato <Isacco, Eluana e la mano che non è stata fermata>.

<Eluana è stata uccisa>: non ha  dubbi, il quotidiano della Cei Avvenire che nell'editoriale di prima pagina ripete cinque volte questa frase e che nel titolo anticipa una domanda di "giustizia": <Adesso però vogliamo
sapere tutto>.

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