Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 18 Luglio 2013
Due donne in coma
soffocate dal pranzo: a rischio
Sondrio Per i medici dell’ospedale di Sondrio il fenomeno è raro. Pochi, pochissimi i casi in cui si rischia la vita per un boccone finito di traverso. Ma negli ultimi giorni sono stati addirittura due le donne - un’anziane e una signora di mezza età che hanno accusato danni cerebrali a causa del pranzo. Entrambe, infatti, sono state ricoverate in rianimazione a Sondrio e tutte due sono tenute in coma farmacologico perchè si teme che il prolungato stato di soffocamento abbia potuto causare loro effetti permanenti.
Non c’è alcun legame tra il caso della signora di 78 anni e della donna di 45 finite in pronto soccorso, se non quello che entrambe risiedono in un centro della media valle. Non si conoscono, nè hanno condiviso il pasto. Si sono però sentite male mentre stavano pranzando: il boccone si è piantato in gola e per tutte due sono stati attimi di panico prima di perdere conoscenza.
In entrambi i casi il 118 è intervenuto non appena è stato contattato e gli operatori sanitari sono riusciti ad evitare il peggio, ma quando le due pazienti sono giunge in ospedale per entrambe la situazione era alquanto degenerata. Ora si tratterà di vedere come e se reagiranno alla terapia e quindi la prognosi resta riservata in attesa di cogliere miglioramenti.
Non sono donne affette da problemi particolari e questo rende entrambi i casi ancora più difficili da accettare perchè vi sono “categorie” abbastanza note che di solito sono spesso citate in questi incidenti: disabili, ad esempio, bambini piccoli ancora poco avvezzi alla masticazione o anziani affetti da Alzheimer o con problemi a deglutire.
«Insomma, categorie a rischio - afferma dalla rianimazione dell’ospedale di Sondrio il dottor Paolo Della Torre - per le quali occorre avere un occhio di riguardo. Fondamentali restano i primi soccorsi e quindi le persone che sono vicine ai pazienti devono fare in modo di aiutarli a respirare, liberando le vie aree occluse: dal classico colpo sulla schiena alla manipolazione per praticare pressione sullo sterno e favorire così il colpo di tosse che spesso basta a sistemare le cose». Ma a volte - come è capitato in questi due recenti casi, ogni “manovra” è vana e allora non resta che sperare che i soccorsi arrivino in tempo.
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