Cotelli verso le dimissioni
Oggi la decisione finale

La decisione non l'ha ancora presa ufficialmente, ma i suoi referenti (Provincia e Camera di Commercio) sono già stati avvisati: Mario Cotelli potrebbe gettare la spugna e rassegnare le dimissioni dalla presidenza della Dmo già da oggi

Sondrio - La decisione non l'ha ancora presa ufficialmente, ma i suoi referenti (Provincia e Camera di Commercio) sono già stati avvisati: Mario Cotelli potrebbe gettare la spugna e rassegnare le dimissioni dalla presidenza della Dmo già da oggi.

«Sussiste, è vero, una situazione di disagio - ammette quando gli chiediamo se davvero ha intenzione di lasciare il consorzio di Destinazione Turistica -. Ora sto facendo alcune riflessioni. Ci sentiamo lunedì».

Nel settore, però, la notizia si è diffusa in un baleno e c'è chi la dà già per certa. Cotelli però non conferma e ribadisce: «A lunedì».

Il disagio ammesso dal manager - che da Ct della Valanga azzurra negli anni Settanta si è guadagnato i riflettori nazionali per poi tornare in Valle e diventare un manager del Credito Valtellinese e, da un anno e mezzo, uomo di riferimento di Sertori nel turismo provinciale - dicevamo, il disagio di Cotelli non è certo una novità. Più e più volte, anche pubblicamente ha dichiarato - a costo di scontrarsi con enti e operatori - la necessità non tanto di nuove iniziative, ma di una nuova mentalità. Ma evidentemente il tempo dei bilanci lo ha visto tirare un segno "meno" davanti alla presidenza che gli è stata affidata dalla Provincia, che per rimettere in sesto il settore ha diviso competenze e ruoli pubblici da quelli privati.

Cotelli si era così ritrovato a guidare la Dmo assieme a Marco Bonat (vice presidente e uomo di riferimento dell'ente camerale) e al consigliere Gigi Negri che ha poi lasciato il posto a Guido Melè, ex funzionario dell'amministrazione provinciale, dopo l'inchiesta scoppiata proprio in seno alla Dmo (fu lui a portare le carte in Procura) sui vecchi bilanci del consorzio turistico di cui Negri era consulente esterno.

C'è chi avrebbe voluto per quella presidenza un volto nuovo, magari più giovane, ma è un fatto, che Cotelli nel settore può sfoderare un'esperienza consolidata che ha messo a disposizione della Destinazione Turistica, ma si è ritrovato - dal suo punto di vista - a lottare contro i mulini a vento.

C'è chi dice che ci sia stato un forte diverbio con il vice presidente della Dmo, Marco Bonat e chi sostiene che anche l'appoggio di Massimo Sertori non sia più quello di un tempo, tanto che ad un primo avviso - inoltrato da Cotelli via mail a palazzo Muzio -, non è seguito nemmeno un tentativo per far rientrare le dimissioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA