Costa Masnaga: operaio morì
Tutti condannati anche in appello

Confermate le sentenze di primo grado del tribunale di Monza nei confronti di quattro imputati. Si tratta dei fratelli Silvano e Giuseppe Motta, 60 e 57 anni, titolari dell'azienda accusati di omicidio colposo e condannati a due anni ciascuno, e di due lavoratori. Per loro 3 mesi, convertiti in multe

COSTA MASNAGA Tutti colpevoli per la morte di Maurizio Beneventi, il lavoratore e padre di famiglia di Costa Masnaga, morto il 7 febbraio 2007 a seguito di un tragico incidente alla Cosmov spa, azienda produttrice di maniglie per mobili.

La Corte d'appello del tribunale di Milano, l'altro giorno, ha confermato le sentenze di condanna già pronunciate in primo grado dal tribunale di Monza nei confronti di quattro imputati. Si tratta dei fratelli Silvano e Giuseppe Motta, 60 e 57 anni, titolari dell'azienda accusati di omicidio colposo e condannati a due anni ciascuno, con il beneficio della sospensione condizionale della pena, e dei due operai ex colleghi della vittima,  imputati di favoreggiamento. Per loro 3 mesi, convertiti in pena pecuniaria.

Maurizio Beneventi, operaio di terzo livello, era addetto al magazzino semilavorati di Fornaci di Briosco (in via I maggio), incaricato di preparare il materiale da inviare alle altri sedi produttive. Quattro anni fa, la moglie, dalla quale aveva avuto una bambina che all'epoca del fatto aveva sette mesi, si era preoccupata non vedendolo tornare a casa. Poco più tardi, avrebbe ricevuto la visita di Silvano Motta e di Ettore Pesenti.
I due le dissero che il marito era stato trovato privo di vita in una vasca contenente trielina.

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