"Comune Unico, passo giusto
Ma si procede troppo a rilento"

«Il Comune Unico della Valmalenco è il prodotto di un processo irreversibile, ma, noi lo stiamo affrontando con eccessiva lentezza». Così si è espresso Gianfranco Comi, assessore alla cultura e al turismo uscente a Chiesa in Valmalenco, al consiglio di giovedì

CHIESA IN VALMALENCO«Il Comune Unico della Valmalenco è il prodotto di un processo irreversibile, ma, noi lo stiamo affrontando con eccessiva lentezza».

Così si è espresso Gianfranco Comi, assessore alla cultura e al turismo uscente a Chiesa in Valmalenco, al consiglio di giovedì. Secondo Comi, che già in passato si era mostrato deciso sul punto, occorrerebbe spingere sull'acceleratore di una fusione «che ci conferirebbe anche un maggior margine di manovrasu molti problemi sul tappeto. Penso alla situazione di Caspoggio, che probabilmente, l'intera vicenda avrebbe potuto prendere un'altra piega».

Quel che manca, quindi, oggi, secondo Comi «è la capacità di autodeterminarci. E dobbiamo arrivarci, e presto - ha concluso -, senza andare a parare su una fusione di valle con Sondrio che, personalmente, non condivido». E si è chiesto al consiglio di esprimersi sulla volontà di Chiesa di arrivare alla fusione in Comune Unico. Punto votato da tutti i presenti (assenti i cinque consiglieri di opposizione), anche da Aldo Guerra che, nella sua veste di consigliere di maggioranza, ha parlato di «un'Unione giunta, ormai, a fine corsa».

«Ma con un Comune Unico vero - ha commentato a margine del consiglio - non un ente che, poi, fa ancora riferimento ad altri municipi locali seppur costituiti in forma ridotta» con riferimento a quanto previsto nel documento redatto mesi fa dal sindaco Longhini e dall'allora assessore al Turismo di Caspoggio, Ugo Agnelli. «Il documento non è ai voti oggi - ha precisato il sindaco uscente -, voleva essere solo una traccia di lavoro, una proiezione sul territorio delle norme sui Comuni Unici». Tarata, peraltro, sulla possibilità di riunire l'intera Valmalenco in Comune Unico, cosa che appare poco fattibile dati l'orientamento deciso di Spriana su Sondrio e i tentennamenti di Torre. Fermo restando che è al palo anche Caspoggio, Comune commissariato fino alla primavera del prossimo anno.

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