Cernusco e Bellano, in aula
altri due casi di stalking

Altri due casi di stalking sono approdati ieri in tribunale a Lecco: vittime, due donne, tormentate dagli ex compagni

Cernusco/Bellano - Riprenderà il prossimo 20 marzo, con l'audizione dei testimoni del pubblico ministero e della difesa, il processo a carico di una guardia giurata accusata di stalking nei confronti della ex convivente, con cui viveva a Cernusco Lombardone.
La giovane donna ha deposto ieri in aula, davanti al giudice monocratico Gian Marco De Vincenzi. Con tono fermo e sicuro, senza mia tradire l'emozione, la parte lesa ha raccontato di quella storia nata nel 2009 sul luogo di lavoro: lei impiegata, aveva incontrato lui, guardia giurata incaricata di vigiliare sull'azienda. Prima una semplice amicizia, poi qualcosa di più profondo, fino alla reazione, nonostante lui fosse sposato. Dopo qualche mese di frequentazione, la decisione di andare a vivere insieme «e l'inizio dell'incubo».
La donna ha raccontato di una progressiva impossibilità a gestire la propria vita: «Non voleva che parlassi con mia madre, era geloso in modo patologico, se ritardavo di cinque minuti pensava che fossi a letto con chissà chi. E allora iniziava con le ingiurie. Ero arrivata al punto di annullarmi, di non avere più una vita mia. Niente più piscina, palestra. Solo casa e lavoro».
Altro processo per stalking ieri in tribunale a Lecco: una giovane donna ha raccontato in aula come, durante la notte bianca di Bellano, il 7 agosto 2009, il suo convivente fosse andato a prenderla e l'avesse letteralmente trascinata via per i capelli, facendola cadere a terra. Poi, una volta giunti sotto casa, aveva iniziato a sbatterle la testa contro il gradino. «Ha picchiato pure mia madre, quando è intervenuta in mia difesa».

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