Casa di riposo di Morbegno
«Situazione è gravissima»

Alla Rsa di Morbegno ci sono stati 49 decessi da inizio anno, 22 per sospetto coronavirus. «La svolta, probabilmente in ritardo, il 30 marzo con le indicazioni chiare dalla Regione»

Sono 49 dall’inizio dell’anno. I decessi nella Rsa di Morbegno sono stati 6 a gennaio, 6 a febbraio, 15 a marzo e 22 sino al 9 aprile: sul totale sono 22 i casi sospetti da coronavirus. Mentre sono 58 i dipendenti oggi in malattia.

I tamponi fra gli ospiti si fanno dall’altro giorno e sinora ne sono stati somministrati 47, mentre quelli sul personale (che vengono fatti dal medico di base) sono 13, di cui 6 con esito positivo, di loro due sono medici. Sono questi i numeri elencati ieri durante la conferenza stampa, rigorosamente on line, organizzata dal sindaco Alberto Gavazzi incentrata sullo stato di salute della casa riposo di Morbegno colpita duramente, come strutture analoghe, dall’impatto del virus su anziani e personale socio sanitario.

Nessuno lo nega adesso: la preoccupazione è alta. «Sì, la preoccupazione è gravissima» ha detto Italo Rizzi, presidente della fondazione della Rsa Ambrosetti Paravicini. C’è stato un punto di svolta nella gestione dell’emergenza, secondo i vertici. «Dopo una situazione di abbandono da parte dell’autorità sanitaria, è stato il 30 di marzo, quando la Regione Lombardia ha dedicando uno spazio esclusivamente alle Rsa».

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