Calolziocorte: gli ambientalisti
bocciano il piano salva-lago

Il livello dell'acqua è ancora troppo basso. A dirlo, visti i risultati messi in luce dall'operazione messa a punto dal Parco Adda Nord, sono Legambiente e Wwf di Lecco e Cros di Varenna, che hanno preso la parola con Pierfranco Mastalli, portavoce dei tre sodalizi

CALOLZIOCORTE «I lavori fatti finora sono insufficienti: il progetto di ripristino deve essere rivisto, con la realizzazione della briglia da sponda a sponda».

La sensazione che l'intervento, posto in atto da qualche settimana sul bacino del lago di Olginate in località Lavello, che ha accomunato in questo periodo i commenti di molti cittadini e frequentatori della zona, dunque, è propria anche delle associazioni ambientaliste.

A intervenire, a proposito dei risultati messi in luce dall'operazione messa a punto dal Parco Adda Nord e realizzata dalla ditta che ha effettuato gli scavi già nel gennaio 2010, sono Legambiente e Wwf di Lecco e Cros di Varenna, che hanno preso la parola con Pierfranco Mastalli, portavoce dei tre sodalizi.
«I risultati ottenuti dopo la posa dei massi ciclopici per la realizzazione della briglia in località Lavello, mostrano a tutt'oggi un rialzo di circa 25 cm del livello idrico del lago, rispetto all'inizio lavori e in considerazione delle manovre idrauliche della diga - è la premessa fatta da Mastalli, che passa quindi subito al dunque -. Nonostante lo sforzo, il recupero risulta evidentemente insufficiente».

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