Calolziocorte: addio
al recupero del Manzoni

È un addio quasi certo, quello Calolziocorte ha dato al progetto di riqualificazione del vecchio cinema Manzoni. È la conseguenza della decisione della Provincia di Lecco di scindere in due parti il piano integrato di intervento che alcuni privati hanno presentato per ristrutturare l'area circostante la stazione ferroviaria di via Galli.

CALOLZIOCORTE - È un addio quasi certo, quello Calolziocorte ha dato al progetto di riqualificazione del vecchio cinema Manzoni, che avrebbe dovuto portare al capoluogo una nuova sala polivalente. È la conseguenza della decisione della Provincia di Lecco di scindere in due parti il piano integrato di intervento che alcuni privati hanno presentato per ristrutturare l'area circostante la stazione ferroviaria di via Galli.
L'operazione, che avrebbe permesso di completare la rinascita del vecchio punto di aggregazione culturale dopo la realizzazione del primo lotto, che ha portato alla creazione della sala civica Gianfranco Miglio, avrebbe dovuto essere realizzata quali oneri di urbanizzazione da parte dei proponenti che si sono fatti avanti per rivitalizzare l'area della stazione.
Il progetto prevede la riqualificazione degli ex alberghi Calolzio e Italia e degli stabilimenti Frassoni e Printex, con la realizzazione di un centinaio di nuovi appartamenti (in edifici di altezza compresa tra i 15 e i 22 metri circa), per un totale approssimativo di trecento nuovi abitanti e almeno 150 vetture.
Il passaggio della variante in galleria proprio sotto quest'area ha però suggerito di chiedere all'ufficio tecnico della Provincia di Lecco un parere sull'operazione. E da Lecco è giunta l'indicazione di procedere in due lotti, partendo con le opere più lontane dal tracciato stesso e facendo slittare l'altro di sei, sette anni, dopo la conclusione del tunnel.

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