Benzina, no al super sconto
Monti tradisce Lecco

Nel decreto fiscale votato dal governo non c'è traccia dell'aumento delle agevolazioni per il pieno nelle zone di confine

LECCO L'aumento dello sconto sulla benzina nelle zone di confine non è passato, ieri, nel decreto fiscale all'esame del governo.
«Non c'è nulla, nelle bozze all'esame del consiglio dei ministri, per fermare il pendolarismo del pieno tra la Lombardia e il Canton Ticino».

Un colpo di scena all'ultimo momento? Improbabile, ma non è escluso, anche se è circolata un'ennesima indiscrezione e cioè che l'aumento dello sconto benzina nelle zone frontaliere non c'entrasse nulla con il decreto fiscale che tratta di molti e diversi argomenti. E perciò va riproposto, con più possibilità di accoglimento, in un ambito più idoneo. È già stato tagliato fuori da altri decreti, ma chissà che ne arrivi uno più adeguato.

Per il momento, si profila un'altra occasione perduta non solo per risollevare i gestori di carburante dalla profonda crisi in cui versano da tre mesi per la concorrenza degli impianti d'oltreconfine, ma anche per dare un segnale al nostro territorio, cogliendo la sua anomalia, prima delle sue proposte: la posizione di frontiera porta vantaggi e svantaggi e, tra questi, il confronto sui carburanti.

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