Bema al ballottaggio per un voto. Colpa del “vaffa” sulla scheda decisiva

Il piccolo paese ha visto la sfida a due terminare in pareggio, 49 a 49

Un voto in più avrebbe fatto la differenza e oggi Bema avrebbe un nuovo sindaco. Invece la sfida tra Giovanna Passamonti e Marco Sutti è finita in pareggio, 49 a 49. Come una partita di minibasket.

La cosa curiosa è che il voto in più, la scheda votata n.99, in realtà c’è. Ma non è stata assegnata né all’uno, né all’altro dei candidati sindaco.

Motivo? Sulla scheda c’era una scritta che mandava inequivocabilmente tutti a quel paese. Tanto che nessuno dei due contendenti intende contestare la decisione del presidente di seggio.

Così adesso è tutto da rifare a Bema dove si è registrata comunque un’alta percentuale di votanti a questo giro: pari al 71,22% , cioè 99 su 139 aventi diritto al voto è andato al seggio per scegliere il sindaco. Ma l’alta affluenza non è stata sufficiente. Ora si torna a votare con il ballottaggio fra quindici giorni, proprio come fanno i Comuni importanti, sopra i 15mila abitanti.

Ironia della sorte, il paese più piccolo farà quel secondo turno che il Comune più grande, Sondrio, ha invece evitato.

E il maleducato elettore numero 99, con tutta probabilità se la sta ridendo di gusto.

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