Baracca da abbattere, pensionati sul piede di guerra

Calolziocorte frequentatori: «Ci vogliono cacciare. È stata costruita oltre 40 anni fa, mai un problema. Inoltre, siamo noi che teniamo pulita tutta la zona»

«Vogliono demolirla? E perché? L’hanno segnalata i carabinieri? Ah sì, ma se sanno da sempre che esiste. Sono venuti anche qualche anno fa, quando hanno rubato».

Sono le 16 di venerdì pomeriggio e sotto l’ombra degli alberi, al fresco, di fronte alla baracca dei pescatori, attorno a un tavolo, quattro pensionati stanno giocando a scopa e alla notizia della probabile demolizione non vogliono credere.

La stufetta per l’inverno

«Vogliono demolirla - dice uno di loro. - Dov’è l’ordinanza? Se non c’è l’ordinanza, non ci credo». E subito dopo aggiunge. «Esiste da sempre, da almeno quarant’anni. Non capiamo perché la vogliano buttare giù».

Alla porta della struttura, aperta, c’è un lucchetto ma è inutile chiedere loro chi si occupi di aprire e chiudere. Non rispondono. E non dicono nemmeno quanti sono quelli che, solitamente, si ritrovano lì per quattro chiacchiere e una partita a carte. Non vogliono nemmeno farsi fotografare per paura che qualcuno possa loro rimproverare qualcosa.

Di certo c’è che la baracca dei pescatori, come è conosciuta da tutti, è frequentata da sempre, e non solo nel periodo primaverile ed estivo.

Alcune persone stese al sole a qualche centinaio di metri raccontano. «Di solito vengono quando c’è la bella stagione, ma non è infrequente incontrali lì anche in inverno. All’interno della baracca c’è persino una stufetta».

Non c’è di che stupirsi. La zona è tenuta perfettamente. D’estate, gli anziani vi accedono percorrendo l’alzaia, con l’auto o con la moto. Ma anche da via San Rocco, dopo essere scesi da via della Stanga, si incontra un sentiero perfettamente pulito, in mezzo ai rovi, che arriva alla baracca dopo avere attraversato un ponticello realizzato con una struttura improvvisata in alluminio.

Pensionati e anziani non sono gli unici a frequentare il posto. Lo ammettono loro stessi. «Vogliono mandare via noi che non facciamo nulla di male e che, anzi, teniamo pulita la zona. Quante volte abbiamo pulito tutto lo schifo che abbiamo trovato qui?».

Alludono alle grigliate di qualche gruppo di ragazzi che, conoscendo la zona e la presenza di barbecue, in più occasioni vi hanno organizzato incontri senza poi ripulire tutto per bene. Lo confermano alcuni residenti in zona. «I pensionati vengono in settimana, da lunedì a venerdì. Sabato e domenica, invece, stanno in famiglia. È nel week-end che arrivano i ragazzi».

Mai un allagamento

La notizia della probabile demolizione della baracca dei pescatori ha subito innescato un serrato dibattito sui social.

In molti ritengono che il Comune debba occuparsi di questioni più importanti. Ma c’è anche chi sostiene che la zona non sia affatto pericolosa e che il rischio allagamento (tra i motivi principali all’origine della segnalazione dei carabinieri forestali al Comune) in quella zona non sia possibile.

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