ABRUZZO: TASSA AI SUPER-RICCHI
"COSì TROVEREMO I 12 MILIARDI"

Secondo il ministro Maroni saranno necessari 12 miliardi per riparare i danni del terremoto. Più prudenti i suoi colleghi di governo. Intanto si pensa a una tassa per i più abbienti
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L'attenzione ora è puntata verso il rientro nella normalità: la ricostruzione, ha promesso Berlusconi, sarà "rapida" e non si ripeteranno gli "esempi negativi" del passato, le lungaggini del Belice e dell'Irpinia. "Nessuno sarà lasciato solo", ha sottolineato, annunciando l'intenzione di mettere a disposizione degli sfollati anche le proprie case, come hanno fatto già dei oltre 1.600 privati cittadini. Il governo, ha aggiunto, sosterrà economicamente quei "privati che ritengono di poter effettuare a loro cura e a loro spese la ricostruzione delle abitazioni o il restauro".
Gli interventi pubblici invece saranno "parcellizzati", cioè distribuiti tra le province, in modo che ciascuna ne abbia in carico un numero limitato, più facilmente verificabile nei risultati.

I senza casa
 Alle famiglie rimaste senza alloggio viene data una somma fino ad un massimo di 400 euro al mese per la loro sistemazione. I soggetti di età superiore ai 65 anni o diversamente abili avranno ulteriori 100 euro al mese. Stop alle bollette. Vengono sospesi "per due mesi" i termini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e di gas ed allo scadere di tale periodo potranno essere seguite nuove sospensioni d'intesa tra l'Autorità per l'energia elettrica ed il Commissario delegato. Per i lavoratori autonomi (anche del settore agricolo) è stato decisa la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e del premio delle assicurazioni contro infortuni e malattie professionali. Sarà inoltre assicurata la continuità dei pagamenti da parte degli enti previdenziali e assistenziali. Nell'ordinanza, "il terremoto è definito come causa di forza maggiore che autorizza la rinegoziazione dei mutui contratti dalla popolazione con gli istituti di credito".

La super-tassa
Ma a Ballarò il ministro Roberto Maroni ha detto che per "la ricostruzione serviranno 12 miliardi". Una cifra imponente soprattutto in tempi di crisi. Per la quale non basterà il ricorso ipotizzato da Tremonti al 5 per mille - che ha scatenato un vespaio, soprattutto del mondo del volontariato che rischia di vedersi prosciugare gli aiuti - ma serviranno decisioni dure: o un prelievo sull'Irpef o il dirottamento di fondi impiegati per le Grandi Opere. Misure comunque impopolari per il governo. Per ora sembra che potrebbe essere varata una tassa sui redditi più alti.


Le misure
Altri 70 milioni di euro alla Protezione civile che avrà a disposizione un ammontare complessivo di 1 miliardo di euro; un'indennità di 800 euro al mese per commercianti, artigiani e agricoltori; un sostegno di 400 euro mensili per la sistemazione degli sfollati; stop per due mesi ai pagamenti di bollette e contributi. Sono queste alcune delle misure contenute nell'ordinanza della Protezione civile, per fronteggiare le emergenze dovute al terremoto in Abruzzo, a cui il governo ha dato il via libera in consiglio dei ministri. La Protezione civile potrà contare su altri 70 milioni di euro oltre ai 30 milioni avuti dal governo subito dopo il terremoto, portando la cifra complessiva a 100 milioni di euro. Un'indennità di 800 euro mensili viene assegnata a tutti i titolari di rapporti di attività commerciali, produttive, agricole, artigianali e simili, che hanno dovuto sospendere l'attività per gli eventi sismici. La predetta indennità viene riconosciuta anche ai collaboratori coordinati e continuativi in possesso dei requisiti.


Le scosse
La terra a L'Aquila non smette di tremare: La nuova scossa sismica avvertita anche a Roma è stata di magnitudo locale 4,9 gradi della scala Richter. La scossa è stata registrata alle 23.14 dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Le località prossime all'epicentro sono: Capitignano, Campotosto, Pizzoli e Barete. Dalle verifiche effettuate dalla Sala situazione Italia del dipartimento della Protezione civile non sono risultati nuovi danni a persone e cose.

Le vittime
Il numero delle vittime continua intanto a salire: è arrivato a 294 con la morte di un ferito. Venti delle vittime avevano meno di 16 anni. 1.600 i feriti.

L'ultima recuperata 
Non si scava più. L'ultima persona ritrovata in vita è la giovane riminese recuperata a 42 ore dalla prima scossa devastante. Eleonora Calesini, 20 anni, di un paese del riminese, era rimasta bloccata dalla massa di detriti e da un blocco di cemento armato che le hanno procurato numerose fratture. Le sue condizioni generali, comunque, hanno detto i vigili del fuoco, sono discrete ed ha anche pronunciato alcune parole prima di essere portata verso l'ospedale.


Gli sfollati
Sono oltre 40mila le persone assistite finora dalla Protezione civile: 30 mila quelle che hanno trovato rifugio nelle tendopoli e più di 15mila quelle che sono ospiti nelle 139 strutture alberghiere disponibili della costa abruzzese e nelle 1.680 case private offerte da cittadini.
Il governo ha mandato in campo anche 100 psicologi per offrire supporto agli sfollati. Ed è partito anche il censimento di tutti gli sfollati, per regolare con maggiore sicurezza le presenze nelle tendopoli. Settecento i militari a tutela delle case rimaste incustodite, per evitare episodi di sciacallaggio.

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