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Sabato 06 Giugno 2009
Il giallo di Ardenno
risolto grazie a Ben
Il contributo garantito dall’unità cinofila chiavennasca è stato fondamentale: è bastata mezzora di lavoro al cane di Carlo Quarenghi per iniziare a trovare gli indizi più importanti
«Appena giunti sul posto, dai militari sono arrivate alcune preziose indicazioni sull’area dove operare – spiega Quarenghi, originario di Bergamo, ma chiavennasco da più di quarant’anni -. Ben ha iniziato ad analizzare il terreno, e nel giro di alcune decine di minuti ha identificato il primo indizio importante. Poi il lavoro è andato avanti per altri due giorni, con il ritrovamento di numerosi altri indizi».
Le qualità dell’unità chiavennasca non sono certo motivo di stupore. Quarenghi è conosciuto per una lunghissima esperienza nei contesti più impegnativi, in diverse zone del mondo, ad esempio in occasione di terremoti e altre calamità naturali. All’inizio di aprile, dopo le tragiche scosse di terremoto a L’Aquila, l’equipe era stata impegnata tra le macerie della città abruzzese. Anche in quell’occasione Ben e il conduttore avevano trovato numerosi dispersi.
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