Sul caso Sacchetto
le prime ammissioni

L'amico del trentaseienne scomparso dalla notte del 16 maggio ieri in Procura ha detto agli inquirenti di non ricordare il luogo di sepoltura

a.polloni

Prime ammissioni nel caso di Donald Sacchetto, il trentaseienne scomparso da oltre una settimana, dopo la sua festa di compleanno. Ieri mattina Simone Rossi, l'amico di Sacchetto, individuato come elemento chiave dell'indagine, accompagnato dal suo avvocato Francesco Traversi, è stato interrogato in Procura. Attorno a Rossi il cerchio pare si stia stringendo. «Il corpo l’ho sepolto alla cava, ma non riesco a ricordare esattamente dove», avrebbe detto agli inquirenti durante l'interrogatorio. Proprio sulla base di questa ammissione le indagini si sono concentrate fin da subito nella sede della Rossi Graniti, la ditta di lavorazione di pietre e inerti che ha sede ad Ardenno, a pochi passi dall’abitazione della famiglia Rossi, titolare dell’area. Anche Donald era di Ardenno. Sabato 16 maggio aveva appena compiuto 36 anni. Dopo una bevuta con gli amici al solito bar se n’era andato con Simone. E quella sera nessuno li ha più visti.

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Mercoledì 27 Maggio 2009

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