

«Queste crepe si sono manifestate progressivamente dopo l’attivazione dei cantieri in Molinanca - hanno spiegato -. Siamo molto preoccupati per le conseguenze che questo danno potrebbe produrre all’immobile, soprattutto se le vibrazioni continueranno a interessare il Salis». Il fatto è che l’unica via di accesso e di uscita dalla Molinanca corre lungo la porzione superiore di via Dolzino, perseguendo per via Ladranio. A suo tempo si era interessato della questione anche Luca Confalonieri, proprietario della parte superiore dell’edificio: «La conferma che qualcosa sta avvenendo sulla facciata - aveva dichiarato Confalonieri un paio di mesi fa - lo abbiamo rilevato dai vetrini di segnalazione posti in corrispondenza delle fessurazioni già presenti. Da quando il traffico dei mezzi pesanti ha iniziato a farsi più frequente, i vetrini si sono spostati, comprovando una variazione di spessore delle crepe».
Passerini ha chiesto aiuto al Comune con una lettera, alla quale però al momento non è giunta ancora risposta. In caso di mancato intervento, l’unica soluzione sarà quella di informare la Soprintendenza e fare eseguire una perizia accurata sui danni prodotti al Salis.
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