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Lunedì 18 Maggio 2009
Il Tangopuro Festival
regala brividi di passione
La danza più sensuale al mondo ha arroventato
il weekend di Morbegno e trovato moltissimi fans
La manifestazione si è chiusa domenica sera in un auditorium stipato di gente, con il concerto del gruppo “The Bosso Tango Concept”.
A fare da tappeto sonoro all’interpretazione della coppia di “tangheri”, il sudamericano Alejandro Angelica e Tali Gon, israeliana, le musiche e gli arrangiamenti del maestro argentino Jorge A. Bosso.
Nel tango tradizionale c’è tutto: il vento che soffia nella dolcezza del tramonto, la sensualità dell’incontro amoroso fra un uomo e una donna, la nostalgia di un paese lontano, il pianto di un bambino, la sofferenza di un popolo, a cui è stata tolta anche la dignità.
Interpretare i brani di Bosso non è una cosa facile. Nei suoi pezzi c’è la mescolanza di diverse correnti musicali che diventano un linguaggio lirico straordinario a volte malinconico e a volte gioioso in un alternarsi coerente di trascrizioni di partiture tradizionali e di brani più recenti.
I due ballerini hanno improvvisato senza sbavature, trascinandosi dietro le note, alzando i tacchi e volteggiando come farfalle sul palco e in sala. Quasi due ore di vera emozione hanno regalato al pubblico Claudio Mondini al violino, il maestro Bosso al violoncello, Ivana Zecca al clarinetto, Eugenia Marini alla fisarmonica e Omar Lonati al contrabbasso.
Il Festival si è aperto però sabato con lo stage di tango per principianti e non. Alle lezioni, tenute dal maestro Alejandro Angelica e suoi collaboratori hanno partecipato oltre una cinquantina di allievi di tutte le età, la maggior parte dei quali provenienti dalla Provincia di Sondrio con qualche incursione dal milanese e addirittura dalla Capitale.
Soddisfatta la curatrice della prima edizione del Festival Ivana Zecca, direttrice artistica della stagione “Le Serate musicali”, in cui si inserisce l’iniziativa che ha animato il week end Morbegnese.
«La manifestazione ha avuto un riscontro molto positivo, ben al di sopra delle aspettative – rileva – abbiamo voluto proporre qualcosa di nuovo ed interessante al nostro pubblico e l’idea è piaciuta molto, questo ci incoraggia a pensare già ad una seconda edizione che vorremmo dislocare in più punti del centro storico di Morbegno».
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