Monte Piazzo, dieci giorni
per l'apertura della Super

Mancano undici giorni alla riapertura della canna sud della gallerie Monte Piazzo, sulla superstrada 36, e Anas ribadisce che la scadenza del 15 giugno verrà rispettata. «Siamo in linea perfetta con il cronoprogramma e la data è confermata», ha affermato ieri il responsabile dei lavori Matteo Castiglioni durante la visita al cantiere.

SONDRIOMancano undici giorni alla riapertura della canna sud della gallerie Monte Piazzo, sulla superstrada 36, e Anas ribadisce che la scadenza del 15 giugno verrà rispettata.

«Siamo in linea perfetta con il cronoprogramma e la data è confermata», ha affermato ieri il responsabile dei lavori Matteo Castiglioni durante la visita al cantiere.

«Nel tratto nord si inizieranno i primi lavori in questi giorni e saranno ultimati l'anno prossimo. In settimana saranno riempiti completamente tutti i 620 metri della canna che poi verrà risanata. Siamo pronti ad aumentare il numero degli operai impeganti nel cantiere per poter finire nei tempi prestabiliti».

Il rivestimento della canna sud è quasi completamente realizzato e c'è ancora il cassero montato per il getto degli ultimi metri, che è avvenuto finora alla velocità di sei metri e mezzo al giorno.Dal 24 maggio - data della precedente visita - ad oggi sono stati realizzati 77,8 metri di galleria utilizzando 17.500 metri cubi di calcestruzzo, 1.005 tonnellate di acciaio per le armature, 231 metri di tubazione centrale, 7mila metri di tubazioni di drenaggio in roccia e 9,240 metri di telo impermeabile in Pvc che rendono la galleria completamente impermeabile.

«L'acqua captata - ha mostrato Castiglioni - viene portata nel tubo centrale che la convoglia fuori e raccoglie sia le acque di piattaforma che quelle sotterranee».

Il tubo di sessanta centimetri di diametro correrà sotto la strada e i tombini di ispezione saranno comune coperti dall'asfalto.

«In caso di manutenzione - ha spiegato l'ingegnere di Anas - si andranno a scoprire, interrompendo la circolazione. Oltre alla raccolta delle acque, stiamo eseguendo le opere di completamento del fondo stradale, il getto dei marciapiedi laterali e il ripristino degli impianti tecnologici sulla volta».Già dal 2007 il progetto era stato approvato dopo la perizia tecnica che confermava la grande criticità del tratto: «Le zone di intervento sono quelle più vicine alla faglia regionale nel tratto geologico più critico. I danni maggiori - ha affermato il responsabile Anas - sono concentrati infatti in questa parte».

Poteva essere eseguito prima il consolidamento? È la domanda che si sono fatti in molti pensando ai pericoli per chi è transitato nelle gallerie.

«Se il lavoro in corso è questo, è chiaro che è quello che serve. Il tratto è sempre stato monitorato in modo costante. Ci sono tecnici - ha rassicurato Castiglioni - che valutano le condizioni delle nostre strutture». L'impresa appaltatrice Tirrena Scavi-Locateli-Cemes sta utilizzando svariati mezzi per i lavori in galleria con sessanta uomini su turni di otto ore a ciclo continuo, sette giorni su sette, e trenta betoniere al giorno per i getti di calcestruzzo.

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