Gli imprenditori al governo
«Lavoro e tasse, la nostra agenda»

La priorità è una sola: bisogna abbassare le tasse, da subito, sul lavoro altrimenti l'economia non ripartirà. Ecco le priorità degli imprenditori della valtellina al nuovo governo

SONDRIO «La priorità è una sola: bisogna abbassare le tasse, da subito, sul lavoro altrimenti l'economia non ripartirà».


Sono chiare le priorità dei commercianti della provincia di Sondrio. L'analisi del presidente Marino Del Curto parte dal commercio, passa per il turismo e arriva persino al settore manufatturiero. Il comparto che in provincia di Sondrio sta soffrendo sempre più, di trimestre in trimestre. L'ultimo dato sulla produzione parlava chiaro: un altro -4,7% nei primi tre mei per l'industria. Non solo: un altro pesantissimo -9% per l'artigianato manifatturiero della Valle: in sei mesi il settore delle piccolissme imprese hanno lasciato sul terreno quasi il 15% di minor produzione.


«La riduzione dell'Imu - in particolare per le piccole imprese - sarebbe un segnale molto importante - spiega il titolare dell'enoteca di via Dolzino a Chiavenna -. Poi ci sono altri possibili provvedimenti, come i pagamenti delle pubbliche amministrazioni. Ma l'aspetto principale è un altro. Non dobbiamo caricare i cittadini di altre tasse, a cominciare dall'aumento dell'Iva. Una crescita dell'aliquota comporterebbe una riduzione della capacità di spesa dei cittadini. Bisogna invece fare in modo di garantire più risorse ai cittadini. Questo atteggiamento è fondamentale per favorire la nascita di nuovi posti di lavoro e la tutela di quelli esistenti. Senza soldi nelle tasche delle famiglie, l'economia resta ferma».


<+tondo>Il secondo aspetto è la lotta agli sprechi. «Purtroppo continuano a essere elevati, soprattutto negli enti pubblici - aggiunge Del Curto -. Si mettono soldi in un pozzo senza fondo e non sappiamo dove finiscono. Non possiamo trascurare una vera lotta all'evasione e all'elusione. Tutte misure che secondo Confcommercio sono fondamentali per una vera rinascita dell'economia italiana».


Gli artigiani non indicano singole misure. Dopo un lungo periodo in cui la politica ha vissuto su un altro mondo rispetto alla quotidianità delle imprese, si spera soprattutto in un cambio di atteggiamento nei confronti delle aziende.


«Più che sui singoli provvedimenti, vorrei soffermarmi sul metodo - spiega il presidente provinciale Gionni Gritti - . Deve cominciare a esserci qualche segnale di buon senso. Si parla di Imu, ben venga qualsiasi misura capace di ridare risorse a cittadini e imprese, l'importante è che siano disponibili le risorse. Ma lo ripeto, l'importante è che ci siano buona volontà e buon senso».


Mentre i dati della cassa integrazione fanno registrare un costante aumento del ricorso agli ammortizzatori sociali da parte delle imprese valtellinesi di ogni dimensione e settore, a cominciare dal manufatturiero, Confindustria Sondrio elaborerà la propria posizione sulle misure attese dal nuovo Governo. Al momento la priorità assoluta è soprattutto la soluzione - almeno parziale - delle problematiche originate dalla chiusura della superstrada 36 al Monte Piazzo.

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