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Sabato 11 Maggio 2013
La lista di Fiumanò
«Un po' naif e vivace»
Ha presentato così Mario Fiumanò, il candidato di Pdl, Sondrio liberale e della civica che porta il suo nome, la sua lista. Una civica composta da venticinque persone, non tutte residenti in città, ma che a Sondrio lavorano, provenienti da esperienze ed estrazioni differenti
Ha presentato così Mario Fiumanò, il candidato di Pdl, Sondrio liberale e della civica che porta il suo nome, la sua lista. Una civica composta da venticinque persone, non tutte residenti in città, ma che a Sondrio lavorano, provenienti da esperienze ed estrazioni differenti: dal laureato senza alcuna esperienza amministrativa all'ex assessore provinciale e consigliere comunale con un trascorso in An, passando per l'esponente dell'ex movimento sociale, per il vulcanico giardiniere comunale e il senegalese con residenza sondriese. Ultima delle tre liste in appoggio al medico sondriese di centrodestra ad uscire allo scoperto, "Rilanciamo Sondrio con Fiumanò" si è presentata ufficialmente giovedì all'hotel Vittoria.
Una presentazione che ha ricalcato quella già adottata dal Pdl con ciascun candidato consigliere presente (la metà di quelli in lista) a prendere la parola e a spiegare le ragioni della scelta di mettersi in gioco per il capoluogo.
Non senza un'introduzione del capolista Gianfranco Bordoni: «Stiamo vivendo una bella avventura - ha detto facendo gli onori di casa l'insegnante di Berbenno -. Il nostro intento è di rilanciare fortemente la città che si sta spegnendo. Vogliamo attivare quelle sinergie di idee e di intenti capaci di fare uscire il capoluogo - che ce lo sta chiedendo insistentemente - dal coma vigile in cui si trova ormai da tempo».
La volontà di rilanciare la vita di Sondrio - e non avrebbe potuto essere altrimenti visto il nome della lista - è stata ribadita pressoché da tutti i candidati consiglieri, qualcuno più intimidito, qualcuno più battagliero.
«Mi metto in gioco perché, anche se non vivo a Sondrio, spero nel cambiamento» ha sottolineato Maria Adele Meraviglia, ostetrica in ospedale. «Voglio più vitalità e colore e un maggior apporto alle imprese» ha sottolineato Gabriele Barri, laureato in Economia con un posto di lavoro nell'azienda di famiglia. Ha parlato dei problemi della viabilità, «dell'inutile spesa sostenuta per la realizzazione della pista ciclabile all'ingresso della città» Loretta Strepponi, impiegata in Regione.
E dello «stereotipo pista ciclabile che accompagna questa amministrazione da quindici anni» ha parlato anche Carlo Fognini, esponente di spicco di An, consigliere comunale ed ex assessore provinciale che ha sottolineato la sostanziale differenza con l'operato di Molteni: «Ci distinguiamo per il metodo - ha detto -. Con noi Sondrio è una città che si apre al mondo e non rimane chiusa su se stessa come in tutti questi anni». «Mi impegno ad aiutare tutti quelli che hanno bisogno» ha assicurato Adama Lo, senegalese presidente di Africa chiama.
In lista anche Eugenio Nonini, il giardiniere comunale che ha dichiarato di essersi messo in lista per chiedere scusa a tutti i cittadini per come è stato trattato il verde in città e che ha chiuso con un appello: «Chi ha votato per il cedro, voti per me».
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