Chiudono piscina e tribunale
A Morbegno negozianti preoccupati

I due servizi che lasceranno il centro della città per essere trasferiti altrove, porteranno con sé una quota di clientela abituale per bar, panetterie e altri esercizi commerciali, che ora guardano con preoccupazione all'autunno

MORBEGNO A metà settembre chiuderà il Tribunale di Morbegno, più o meno nello stesso periodo anche la piscina di piazza Aldo Moro e per i commercianti e gli esercenti della zona c'è più di un'incognita rispetto all'impatto che questi cambiamenti avranno sul loro giro d'affari.Bar, panetterie, gelaterie, negozi al dettaglio. Tutti si interrogano in questo periodo di crisi e di contrazione dei consumi e c'è chi già si preoccupa pensando al venir meno, nel giro di poco tempo di un indotto di peso, proveniente appunto dagli uffici giudiziari e dall'impianto natatorio che ogni giorno portano in città decine di potenziali clienti, fra utenti della piscina, genitori, avvocati, parti in causa e testimoni.


«Un po' siamo preoccupati - afferma Marta Baraiolo da Il piccolo bar di piazza Caduti - sicuramente risentiremo della chiusura del Tribunale, ma credo anche della piscina, penso alle mamme che in attesa della fine della lezione di nuoto, si fanno un giro e si concedono un caffè, non credo proprio che dal polo fieristico decideranno di spostarsi fino in centro». Anche allo storico bar Folker, in piazzetta 3 Novembre, stimano che la soppressione del Tribunale si tradurrà in un calo del 20% dell'incasso giornaliero.
«È la differenza che notiamo nei giorni in cui non ci sono udienze - dice la titolare Sonia Marraffa - è vero che gli studi legali resteranno qui, ma perderemo tutta l'utenza che ruota intorno ai processi, e non sarà cosa da poco».


Anche alla panetteria vicino al ponte del Bitto, punto di passaggio per chi esce dalla piscina, le preoccupazioni non mancano così come nei bar contigui alla piazza. «Probabilmente ci sarà un calo della clientela legata a questi servizi, anche se non saprei quantificarla - afferma Maria Barlascini dalla pasticceria Dolce Forno - d'altro canto noi siamo conosciuti, la nostra clientela è molto eterogenea e viene anche da fuori città, soprattutto per i prodotti da forno».


I negozi del centro, forse risentiranno meno del trasloco della piscina e della chiusura, ormai certa del Tribunale, ma qualche timore c'è anche tra i commercianti al dettaglio. «È sicuramente positivo poter avere una piscina più grande e funzionale - dicono Sabrina Labate e Clara Sfolzini dal negozio di scarpe L'angolo, in piazzetta Marconi - noi trattiamo calzature da donna e abbiamo molte clienti avvocato, che ci auguriamo continuino a servirsi da noi anche dopo che il Tribunale non ci sarà più».

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