Valle Spluga, il prefetto
mediatore tra due Comuni

Rimane compatto il fronte del no al progetto di fusione in un comune unico di Valchiavenna, ma per il resto i due comuni marciano in direzioni opposte al punto che Campodolcino ha deciso di richiedere al prefetto di fare da mediatore

CAMPODOLCINO Rapporti che sembravano inattaccabili fino a questo inverno. Poi qualcosa si deve essere incrinato tra le amministrazioni comunali di Campodolcino e Madesimo.

Rimane compatto il fronte del no al progetto di fusione in un comune unico di Valchiavenna, ma per il resto i due comuni marciano in direzioni opposte al punto che Campodolcino ha deciso di richiedere al prefetto di fare da mediatore. Un passaggio arrivato dopo che Campodolcino aveva inviato, a marzo, una lettera ai vicini madesimini senza, così denuncia la giunta guidata da Giuseppe Guanella, ottenere risposta. 

La prima questione, già emersa negli ultimi giorni, riguarda la gestione della pista di sci da fondo di Motta. «Il comune di Campodolcino rivendica il rispetto della convenzione per la realizzazione e la gestione della pista per lo sci di fondo in località Motta di Campodolcino, che prevede il pagamento in misura paritaria dei costi di gestione della pista sciistica».

Campodolcino chiede anche «un'adeguata partecipazione di Madesimo alle spese di sgombero neve della strada comunale che collega Madesimo a Motta, in considerazione del fatto che la stessa viene utilizzata da abitanti e turisti di Madesimo». Motta è, però, frazione di Campodolcino e su questo aspetto si gioca tutta la controversia emersa negli ultimi mesi. La terza richiesta di Guanella è «una maggiore collaborazione in merito alla richiesta di attivazione di misure di compensazione didattica in seguito alla realizzazione di una pluriclasse presso la scuola secondaria di primo grado a Campodolcino».

Una battaglia, quella per avere dal provveditorato più ore da utilizzare per ridurre l'impatto dell'obbligo di varare una pluriclasse, condotta insieme solo la scorsa estate. Qui la questione non riguarda risorse economiche quanto l'idea avanzata da Campodolcino di organizzare l'attività didattica su ore di 50 minuti al posto che di 60. Un punto sul quale Madesimo non si è mai detta d'accordo, sottolineando come queste scelte spettino ai vertici scolastici.

Contattato telefonicamente il sindaco di Madesimo Franco Masanti ha preferito non commentare il documento di Campodolcino, riservandosi di rendere pubblica nei prossimi giorni la lettera inviata a risposta della delibera della giunta Guanella.

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