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Martedì 09 Aprile 2013
Arriva al cimitero con la Bmw
Ruba i i fiori e poi se ne va
Una donna, apparentemente una signora per bene, colta in flagrante dalla polizia municipale la scorsa estate a rubare piantine da pochi euro sulle tombe.
SONDRIOMazzi di fiori, lumini e candele spariti, piante strappate dalle aiuole, ciotole rovesciate per dispetto, statuette danneggiate o rubate.
È un "mondo variegato" quello dei crimini commessi tra le mura del cimitero cittadino di Sondrio.
Ci sono "periodi di punta" come le settimane a ridosso delle festività, quando le tombe sono più curate e le composizioni più appetibili per chi invece di comprare i fiori per il proprio giardino, o magari per abbellire la tomba dei propri cari, riempie le borse - gratis - al camposanto.
E ci sono periodi "di magra" come i mesi invernali. Ci sono zone prese maggiormente di mira (quelle più al riparo dagli sguardi, come la zona alta del cimitero), ma non ce n'è nessuna che possa dirsi "al sicuro".
Del resto ci vuole poco per compiere un furto al cimitero. Un rapido giro di perlustrazione camminando lentamente nei viali, una finta preghiera davanti alla lapide.
Uno sconosciuto si inginocchia, raccoglie un fiore, una statuetta o un vaso. Sembra sistemi la tomba.
Se anche qualcuno lo vede come può immaginare che quello al quale sta assistendo è un furto? Se anche all'uscita dal camposanto incroci qualcuno con una borsa contenente un vaso o dei fiori, come puoi pensare che siano stati rubati invece che sostituiti con altri su una tomba?
E la cosa più assurda è che ad agire spesso sono persone insospettabili.
Come la donna, apparentemente una signora per bene, colta in flagrante dalla polizia municipale la scorsa estate a rubare piantine da pochi euro sulle tombe.
Una da una parte, l'altra dall'altra. Questa volta però non è passata inosservata. Qualcuno l'ha vista e ha chiamato i vigili.
Nel parcheggio del cimitero - si è poi accertato - la "signora" era arrivata a bordo di una Bmw. È stata colta in flagranza di reato e denunciata per furto aggravato: quelle piantine da pochi euro le sono costate qualche mese fa una condanna, su patteggiamento, al pagamento di ben diecimila euro. Chissà se è bastato a fermarla.
Di certo non si sono fermati i furti, che continuano a Sondrio come in altri cimiteri della Valle.
Nel capoluogo non esiste un custode. Apertura e chiusura dei cancelli dal lunedì al venerdì sono a cura degli operai del Comune, che vi lavorano. Il sabato e la domenica se ne occupa il personale di una cooperativa. Per il resto le tombe sono esposte "alla pubblica fede". Con tutto ciò che ne consegue.
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