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Martedì 09 Aprile 2013
Furti e vandalismi al cimitero
Rubati i fiori e gli angioletti
Rubano anche al cimitero. Non è una novità. Ne abbiamo scritto altre volte. Nei giorni scorsi hanno rubato anche due angioletti sulla tomba di una bimba. Erano il pensiero di Natale dei fratelli. Qualcuno se li è portati via. Difficile anche solo immaginare cosa possa farsene.
SONDRIONon c'è cancello che tenga contro i furti. Neppure quello del cimitero. Non c'è limite alla miseria, neppure al camposanto.
Non bastano le videocamere a scoraggiare i crimini. Come non basta il cartello posto all'ingresso del cimitero per evitare che qualche volta passeggi tra i viali anche un cane tenuto al guinzaglio dal suo incivile proprietario.
Non c'è pace per gli angeli. Per quelli che ci hanno sfiorati e se ne sono andati troppo presto e per le statuette che li rappresentano e che lasciamo sulle tombe per ricordarli.
Assurdo, ma è così. Rubano anche al cimitero. Non è una novità. Ne abbiamo scritto altre volte.
Nei giorni scorsi hanno rubato anche due angioletti sulla tomba di una bimba. Erano il pensiero di Natale dei fratelli. Qualcuno se li è portati via. Difficile anche solo immaginare cosa possa farsene.
E' un angolo di cimitero speciale il campo dei bambini del cimitero di Sondrio. Una striscia di pochi metri. Diciotto piccole tombe. Diciotto lapidi bianche. Poche fotografie. Alla maggior parte degli angeli che riposano qui non c'è stato neppure il tempo farne una di foto. Hanno toccato terra e se ne sono andati. Il tempo di un battito d'ali. A volte neppure quello.
In compenso ci sono tanti fiori e piccoli oggetti che parlano di loro. Peluches, giochi, persino i ciucciotti. Sassi dalla forma particolare, pezzetti di legno o pigne che qualche fratellino o sorellina ha raccolto durante una gita per portarli sulla tomba dell'angioletto con cui non ha mai potuto giocare.
C'è un'atmosfera speciale. A Natale ci sono presepi, angioletti, stelle. C'è persino chi addobba con palline e decorazioni il piccolo albero che ombreggia una tomba. La Pasqua ha lasciato una scia di coniglietti, uova decorative, pulcini, candele dalle forme più svariate. Hai quasi pudore a guardarle queste piccole tombe. Ti sembra di frugare tra i ricordi più intimi. Nelle pieghe del dolore delle famiglie di questi bambini.
La cosa che fa più male è pensare che qualcuno riesca a guardare queste tombe con occhi diversi. Ad aggirarsi tra le lapidi non per una preghiera, ma per predare fiori o piccoli oggetti.
Cleptomania, disperazione, povertà… Un gesto tanto vile non si capisce. Non si giustifica.
C'è una denuncia per il furto di due angeli, presentata alla polizia municipale ieri. Non è la prima. Dall'inizio dell'anno ci sono 5 denunce per furti, alcune per più di un episodio subito, ma sono molti di più i casi che non vengono alla luce.
Alcuni assurdi. Persone che vedono depredata o messa a soqquadro la tomba di un parente per vendette trasversali.
Fiori che spariscono, con tanto di vasi di rame e persino di granito del peso di parrecchi chili.
Come facciano a portarli fuori dal cimitero senza dare nell'occhio non è dato sapere. Probabilmente usano l'ingresso laterale, meno frequentato, e lasciano l'auto appena fuori dal cancello.
Se ne parla tra i vialetti, sottovoce, quasi a mettersi in guardia uno con l'altro. Molti hanno subito, pochi denunciano alle forze dell'ordine. Perché il senso di frustrazione che ti prende quando strappano una pianta o portano via un vaso di fiori dalla tomba di un congiunto è più forte della voglia di denunciare e persino di sapere chi ha commesso il furto. Ma non bisogna stare zitti. Sarebbe come legittimare quei crimini o negarne l'esistenza.
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