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Mercoledì 27 Marzo 2013
Il sarcofago egizio nell'attico
L'avvocato: è tutto regolare
Violazione delle norme di tutela del patrimonio artistico ed archeologico? Macché, dice l'avvocato: il sarcofago egizio sequestrato a Sondrio è stato regolarmente acquistato, con tanto di documentazione poi consegnata alle autorità.
SONDRIOViolazione delle norme di tutela del patrimonio artistico ed archeologico? Macché, dice l'avvocato: il sarcofago egizio sequestrato a Sondrio è stato regolarmente acquistato, con tanto di documentazione poi consegnata alle autorità.
Lo afferma in una lettera l'avvocato Francesco Romualdi, che «il signor Attilio Nobile, persona cui la maschera egizia è stata sequestrata, incarica di chiarire la situazione onde evitare fraintendimenti». In attesa del responso dell'esperto che dovrà valutare il reperto, l'egittologo, Edoardo Alessandro Guzzon, della Fondazione per il Museo delle antichità egizie di Torino, il sondriese che teneva in casa - conservata in una teca di cristallo - la maschera lignea ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti, aggiungendo un nuovo capitolo ad una vicenda che ha scatenato grande curiosità nei giorni scorsi. Il sequestro della testa lignea, che costituirebbe parte del coperchio di un "Neb Ankh", ovvero un sarcofago egizio, è scattato la scorsa settimana. Il reperto è stato affidato alla Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia, ma secondo Nobile la maschera lignea ha "le carte in regola". «Il signor Nobile - scrive infatti Romualdi -, già perito del Tribunale di Sondrio ed esperto d'arte della professionalità del quale anche le locali forze dell'ordine (non ultima la stessa Finanza) si sono nel corso degli anni avvalse attesa la riconosciuta competenza e fama, ha regolarmente acquistato la maschera lignea egizia ora posta sotto sequestro dall'autorità giudiziaria e ha fornito agli inquirenti pure i documenti di provenienza di essa che, difatti, era tutt'altro che nascosta, ma faceva bella mostra di sé nel salotto di casa sua. Ribadita la perfetta buona fede del signor Nobile e chiarito che non è criminale ma esperto e mercante d'arte, il mio assistito auspica una pronta e positiva soluzione della vicenda, confidando anche sul fatto che l'eventuale restituzione abbia uguale eco e spazio sui quotidiani».
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