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Lunedì 25 Marzo 2013
Mense a scuola, ogni mese
sono buttati 4.500 kg di cibo
Ogni bambino lascia nel piatto della mensa, in media, un chilo di cibo ogni settimana. In classe, in media, ci sono 25 bambini, ogni mese nelle mense scolastiche degli istituti di Sondrio, delle frazioni del capoluogo e di quelle di Montagna, si buttano via cento chili di cibo per classe
Sondrio - Ogni bambino lascia nel piatto della mensa, in media, un chilo di cibo ogni settimana. In classe, in media, ci sono 25 bambini, ogni mese nelle mense scolastiche degli istituti di Sondrio, delle frazioni del capoluogo e di quelle di Montagna, si buttano via cento chili di cibo per classe.
E siccome le scuole servite dal servizio mensa gestito dalla società di catering Sodexo per conto dell'amministrazione comunale di Sondrio sono 15, considerando in media tre classi per scuola, quindi 300 chili per ogni istituto, il cibo che va a finire dai piatti ai sacchi della spazzatura è di 4.500 chili, 4,5 tonnellate.
Primi piatti avanzati, ma soprattutto secondo e contorni vengono sprecati quotidianamente: i calcoli, poi, potrebbero essere ancora più pesanti, visto che la situazione è variegata e diversa da scuola a scuola.
Sono la minoranza gli istituti in cui tutto fila sostanzialmente liscio: a Montagna superiore, ad esempio, tutti i piatti sono accettati dagli alunni e gli sprechi sono praticamente inesistenti, mentre a Montagna piano gli alunni fanno un po' di resistenza soltanto su tre tipologie di contorni e cioè i finocchi gratinati, i cavolfiori e i fagiolini.
Tutto bene, per quanto riguarda il menù anche alla scuola primaria di via IV novembre a Sondrio, e in via Vanoni dove, sia alla scuola primaria sia a quella dell'infanzia lo spreco di cibo è molto limitato e confinato a fagiolini e finocchi gratinati.
In altri istituti del capoluogo, però, la situazione è tutt'altro che rosea. Ad aggiudicarsi la "maglia nera" degli sprechi gli istituti di via Toti e via Bosatta, in cui ben quindici voci all'interno del menù si scontrano con il rifiuto, più o meno marcato, degli alunni. E, scorrendo proprio questo elenco di piatti non apprezzati viene a crearsi un intero pranzo: in via Toti, ad esempio, si parte dalla polenta e si prosegue con la lonza alla pizzaiola accompagnata da un contorno "a piacere", visto che tutte le verdure, spinaci a parte, non piacciono agli studenti. In via Bosatta lo scenario è molto simile, con le verdure sempre rifiutate su tutta la linea dai bambini.
Per quanto riguarda gli alimenti che meno piacciono ai bambini, i finocchi gratinati vengono avanzati nei piatti della mensa in 11 scuole su 15; nove, invece, gli istituti in cui sono i fagiolini a non stuzzicare affatto il palato dei giovani commensali.
Molto apprezzati, invece, sono il riso allo zafferanno e la frittata di patate che vengono avanzate soltanto in una scuola, rispettivamente alla primaria di Ponchiera e alla scuola dell'infanzia di Triangia, mentre tra le verdure piacciono molto le zucchine (rifiutate solo in tre scuole) e il passato proprio di verdura che i bambini fanno fatica a mangiare soltanto in via Toti e in via Bosatta e a Ponchiera.
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